Nel palazzo regionale di Piazza Deffeyes ha già maturato una lunga e importante esperienza, ha conosciuto grandi personalità: tre per tutti François Mitterand, san Papa Giovanni Paolo II che hanno fatto visita alla Valle, nonché il Dalai Lama. Adriana Viérin, libera professionista, con
competenze nel settore ricettivo, già insegnante, incarichi di prestigio nell’ambito della Presidenza della Giunta, si candida al Consiglio Valle che già conosce avendo fatto dell’Assemblea regionale dal 2003 al 2008.
Signora Adriana Viérin, perché torna in corsa per un seggio elettorale?
“Innanzi tutto perché voglio dare voce a tutte quelle persone, giovani o meno giovani, che consapevolmente e concretamente, stanno operando per sostenere il cambiamento epocale che stiamo vivendo”.
Ma la distanza tra la politica e società è tremendamente aumentata…
“Appunto. E’ necessario, e io voglio contribuire, ritrovare un dialogo franco, sincero, leale con tutti i valdostani, con la Comunità valdostana, una comunità viva, piena di risorse e che chiede di tornare ad essere protagonista”.
Perché pensa di poter fare tutto ciò nell’Uv?
“Per coerenza con il mio percorso e per testimoniare la mia riconoscenza verso mio padre, verso tutti coloro che come lui hanno lottato per difendere valori, ideali, l’autonomia stessa della Valle d’Aosta in tempi in cui era difficile, talvolta anche penalizzante. Loro ci hanno consegnato un territorio sicuramente migliore di come lo hanno trovato. E noi come lo consegneremo alle future generazioni?”
Come lo consegneremo alle future generazioni?
“Sono sicura che tutti insieme, facendo rete con tutti gli attori sul territorio, riconoscendo pari dignità a tutti coloro che hanno a cuore il futuro della nostra Regione, riusciremo a costruire una Valle d’Aosta di cui essere fieri”.
Da Roma giungono insistenti iniziative che sviliscono l’Autonomia. Senza Autonomia la Valle d’Aosta prede le sue peculiarità. Come difenderla?
“Sento spesso dire che l’Autonomia non è importante oppure che l’Autonomia è un privilegio”.
E invece…
“L’autonomia è innanzi tutto un Diritto sancito dalla Costituzione Italiana, un diritto acquisito nel 1945 e pagato a prezzo del sangue e delle idee che uomini e donne hanno offerto alla lotta di liberazione”.
Quindi?
“L’Autonomia è un punto di forza, un patrimonio di tutti i valdostani che hanno il Dovere di difenderla, esercitarla, svilupparla per mantenere tutto ciò che di buono abbiamo realizzato. Senza l’Autonomia politica e finanziaria la Valle d’Aosta potrà ancora permettersi un ospedale come lo conosciamo? Potrà ancora mantenere le scuole su tutto il territorio? Potrà ancora assicurare i servizi alla popolazione? Tutti parlano di autonomia, a parole sono tutti dei ferventi difensori dell’autonomia”.
Come definisce il programma dell’Uv?
“Programma serio che prevede degli interventi concreti che si possono sviluppare nell’immediato, ma anche dei progetti di più ampio respiro”.
Il suo obiettivo politico?
“Costruire insieme alla Comunità con amore e condivisione”.
Uno dei tanti sogni?
“Costruire un ponte tra la medicina ufficiale e la medicina olistica nello spirito di una medicina integrata che vede, riconosce e cura l’essere umano nella sua globalità Nel pieno rispetto, tra l’altro, di quanto enunciava l’OMS, più di 60 anni fa, a proposito del termine Salute Salute non è solo assenza di malattia ma uno stato di ben-essere fisico, mentale sociale e spirituale”.
Un sogno, quello di Adriana Viérin alimentato con l’attività dell’Associazione l’Agrou che ha fondato. L’Agrou si propone di favorire e promuovere la diffusione della cultura delle terapie complementari e delle discipline bio–naturali con il fine di aiutare la popolazione a trovare una via olistica, che le permetta di mantenere o recuperare un vero stato di salute, inteso non solo come assenza di malattia, ma come totale stato di benessere fisico, mentale, emotivo e sociale; definizione utilizzata già, oltre 50 anni fa, dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, con il termine ‘salute’.
Merci











