E’ davvero dura la presa di posizione del Collegio dei docenti dell'ITPR ‘Corrado Gex’ di Aosta contro la legge sugli Adattamenti dei curricoli scolastici alle necessità locali della Regione autonoma Valle d'Aosta. Tanto dura che in una nota si legge: “Se la finalità era sferrare il colpo di grazia all’identità professionale degli insegnanti, l’obiettivo può dirsi raggiunto”
All’unanimità, il Collegio dei docenti del Corrado Gex richiama l’attenzione “sulle situazioni di oggettiva e severa difficoltà già emerse dall'applicazione in via sperimentale, attuata a partire dallo scorso anno scolastico”.
Il Collegio rileva come l'obbligo di utilizzo sistematico, per una percentuale di orario di insegnamento, di diverse lingue veicolari implichi nella proposta contenutistica delle varie discipline “un reale rischio di impoverimento della trattazione, la cui semplificazione traduce la perdita di spessore e di validità formativa che sono alla base di qualunque progetto educativo”.
Di più, il Collegio “è particolarmente preoccupato, in previsione della messa a regime della sperimentazione, dell'approssimazione nell’utilizzo proprio di un linguaggio specifico da parte dei docenti, della diffusa inadeguatezza della competenza linguistica degli allievi, dell’imperfetta applicabilità di materiali didattici, specialmente in alcune discipline, che semplicemente rispondono a matrici culturali e pedagogiche diverse da quelle italiane”.
Infatti, alle questioni di quota fanno eco poi, come sempre accade, mere contingenze pratiche. “La conoscenza della lingua inglese – si legge ancora nella nota - risulta per molti docenti inadeguata; ignorata peraltro quale requisito pregiudiziale prima dell’ultimo concorso per l’immissione in ruolo, fatta eccezione per i rarissimi casi di docenti dotati di una specifica preparazione certificata”. Il Conisglio precisa ancora che “la collocazione dei corsi organizzati dalla Regione (tre settimane al mattino in orario scolastico) può a buon titolo dirsi strategica. Il risultato è di facile intuizione: contenuti banalizzati, soglia dell’attenzione compromessa, margini di coinvolgimento degli studenti certificati (BES e DSA) ridotti, capacità espressive degli allievi nelle lingue coinvolte immutate. Sulla scorta di quanto premesso, risulterà intuitivo che la prospettiva dell'approdo delle Adaptations al triennio conclusivo della scuola secondaria di secondo grado costituisce, per questo Collegio, motivo di giustificato allarme”.
Altra contestazione: i docenti che partecipano ai corsi di aggiornamento sono obbligati a utilizzare i 500 euro del bonus formazione riservato esclusivamente al personale di ruolo. “L'Amministrazione regionale pretende quindi – spiega il Consiglio - che un docente conosca la lingua inglese, senza peraltro che tale requisito sia normato da contratto, e che lo stesso paghi parte della formazione”.
Adempimenti burocratici che la nuova programmazione dell'Alternanza scuola-lavoro ha paracadutato sulle Istituzioni scolastiche senza adeguato coordinamento e supporto dall'Amministrazione. A tal prposito il Consiglio dei Docenti del Corrado Gex, “La procedura di avvio dei percorsi formativi di alternanza scuola-lavoro è resa oltremodo gravosa nell'Istituzione scolastica dalla rigidezza applicativa dell’impianto amministrativo del Fondo Sociale Europeo, individuato unilateralmente dall’Amministrazione regionale quale fonte unica di finanziamento per l’adempimento di un obbligo normativo che nel resto d’Italia ha invece goduto della previsione di appositi capitoli di spesa contenuti nel bilancio dello Stato”.
I docenti dell'ITPR "Corrado Gex" di Aosta chiedono l’interruzione della sperimentazione degli “Adattamenti” e l’apertura di un tavolo di confronto che abbia quale obiettivo eminente il reale miglioramento dell’offerta formativa, intesa in senso ampio quale strumento di valorizzazione e veicolo identitario della cultura dell’essere che ogni giorno si costruisce dietro i banchi di scuola.