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CRONACA | 05 agosto 2017, 09:49

Vallo di La Saxe, nove indagati dalla truffa alla gestione illecita di rifiuti

Vallo di La Saxe, nove indagati dalla truffa alla gestione illecita di rifiuti

Sono nove gli indagati dalla procura di Aosta nell'ambito di un fascicolo relativo alla realizzazione del vallo di La Saxe, costruito in via d'urgenza nel 2014, con l'intervento della protezione civile nazionale, per proteggere da una frana i villaggi di La Palud e Entreves, a Courmayeur. Lo ha appreso l'Ansa di Aosta.

E' di concorso in truffa l'ipotesi di reato per l'ex presidente della Giunta, Augusto Rollandin e per Raffaele Rocco, commissario delegato per la gestione dell'emergenza e coordinatore del Dipartimento programmazione, risorse idriche e territorio. Il dirigente della struttura Assetto idrogeologico dei bacini montani, Valerio Segor, è indagato per abuso d'ufficio. Per Ronny Salvato (48 anni, di Saint-Christophe) e Furio Saravalle (52, di Saint-Christophe) geometri dell'ufficio interventi assetto idrogeologico della Regione (il secondo direttore dei lavori in base al verbale di consegna lavori del 22 aprile 2014), l'ipotesi è di abusivo esercizio di profession.
Sono indagati invece per attività di gestione non autorizzata di rifiuti non pericolosi alcuni rappresentanti delle imprese che si sono aggiudicate i lavori (con un'offerta di 5,2 milioni di euro netti): il geometra Nazareno Fazari (51, di Aosta) rappresentante per l'associazione temporanea di imprese nel verbale di consegna lavori del 22 aprile 2014, l'ingegner Enrico Giamminuti (66, di Courmayeur), amministratore unico e direttore tecnico di Dolmen Consorzio Stabile Costruttori s.c.a.r.l. di Saint-Christophe, Giovanni Enrico Vigna (63, di Quincinetto) della Ivies s.p.a. di Pontey, Giulio Grosjacques (55, di Brusson) dirigente della Costruzioni stradali B.g.f. s.r.l. di Issogne.

Agli indagati è stata notificata nelle scorse settimane la richiesta di proroga delle indagini preliminari, avanzata il 30 giugno dal procuratore facente funzioni Giancarlo Avenati Bassi (pochi giorni prima che tornasse alla procura generale di Torino) che aveva ereditato il fascicolo dai suoi predecessori. Il termine per concluderle è quindi fissato al gennaio 2018. Il fascicolo è stato affidato al pm Carlo Introvigne. Gli indagati al momento non hanno ancora accesso agli atti che li riguardano, quindi non conoscono i dettagli delle ipotesi di reato.

ansa-rava

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