Ma la Valle d’Aosta è cablata? Se sì dove? In alcune zone di montagna collegarsi a internet è un terno al lotto: bisogna sperare nelle condizioni meteo favorevoli; trovare il centimetro quadrato dove c’è campo; non muoversi perché in movimento nemmeno il cellulare funziona. Ma per tutti la Valle d’Aosta è all’avanguardia in materia di collegamenti telefonici, internet e fibra.
Bisognerebbe però che chi di dovere si facesse un giretto in Corso Lancieri ad Aosta per raccogliere impressioni e umori di operatori commerciali, semplici cittadini, aziende sanitarie. Infatti, pare che per una delle numerose rotture dell’acquedotto, l’acqua abbia danneggiato gravemente anche le linee telefoniche; ma c’è chi dice che un cavo sia stato tranciato di netto; per latri l’acqua mette in cortocircuito i segnali telefonici.
Morale della favola, è da lunedì che alcune aziende sono telefonicamente isolate; una per tutte l’Istituto Radiologico Valdostano, che però è raggiungibile attraverso due numeri di cellulari: 340 4825396 e 348 4270858. Per non parlare della Bcc valdostana e tante aziende artigiane.
L'aspetto più preoccupante è che neanche i tecnici della Telecom hanno idea di come risolvere il problema e non sanno prevedere quando le linee saranno ripristinate. Il tutto non sembra però interessare loro più di tanto visto che alle 17 e 15 puntualissimi interrompono i lavori pur non avendo ottenuto alcun progresso. Non solo, contattato il call center di turno ne approfittano per provare a vendere una soluzione commerciale che però è utilizzabile solo al prossimo guasto e non nella situazione attuale. Il danno per tutti è ingente. Chi risarcisce il disagio provocato a utenti e pazienti che devono prenotare visite mediche, sedute fisioterapiche, o analisi?