Quello della panetteria-pasticceria valdostana 'Brutti e Buoni' è il primo marchio che compare nell'elenco dei prodotti in vendita a 'FreedHome – Creativi Dentro', negozio torinese che aprirà i battenti tra pochi giorni in via Milano, vicino al Municipio. L'azienda 'Brutti e Buoni' ha una sede piuttosto insolita: la Casa circondariale di Brissogne. In verità, anche gli altri dodici marchi di 'FreedHome' sono stati pensati e avviati in altrettante carceri italiane.
Quello di Torino è il primo negozio italiano di prodotti alimentari realizzati in carceri dove detenuti e agenti di Polizia penitenziaria lavorano insieme,e per i quattro detenuti del carcere di Brissogne rappresenta il traguardo importante di un cammino iniziato poco meno di quattro anni fa.
La collaborazione tra la Direzione della Casa circondariale e la cooperativa sociale valdostana Enaip ha portato all'assunzione dei carcerati-lavoratori al termine di un corso di formazione professionale per panettieri durato circa un anno.
"Oggi i 'Brutti e Buoni' sfornano nella panetteria-pasticceria del carcere pane, grissini, pizze, focacce, torcetti e biscotti della tradizione valdostana 'rivisitati' - spiega Sabina Vuillermoz, coordinatrice del progetto per l'Enaip - che sono venduti ad alberghi, negozi, privati cittadini e ora anche all'esercizio commerciale torinese che del recupero sociale e lavorativo dei detenuti ha fatto impresa economica; si tratta di un'esperienza unica alla quale 'Brutti e Buoni' ha aderito con entusiasmo".
I quattro panettieri detenuti di Brissogne lavorano in un laboratorio di circa 80 metri quadri, ricavati nell’ex area sanitaria in disuso da anni. L'abilitazione professionale conseguita dal corso, cofinanziato da ministero della Giustizia e Regione, permetterà ai detenuti, una volta ritornati liberi, di aprire una panetteria in conto proprio o di lavorare da dipendenti con qualifica riconosciuta.













