Da Lilongwe, il viaggio in luxury bus alla più grande città del Paese (Blantyre, 661.444 ab.) equivale a un’unica opportunità di vivere un vero percorso attraverso quello che rimane di genuino in uno degli angoli ameni dell’Africa australe.
Da Lilongwe, città-di-governo del ridente Paese senza sbocco sul mare - a cui però è collegato tramite ferrovia agli empori marittimi di Beira e Nacala (Mozambico) - il pullman gran turismo impiega dalle quattro alle cinque ore per raggiungere Blantyre, il principale centro commerciale del Paese.
Chi ha fretta o comunque chi non se la sente di avventurarsi su un nastro d’asfalto lungo quasi quattrocento chilometri, sceglie l’aereo, volando per quaranta minuti con Malawian Airlines in uno dei cieli più belli e magici di questo spicchio d’Africa che rimanda all’epoca di David Livingstone.
Si sta parlando del Malawi: il territorio compreso fra il Mozambico, lo Zambia e il lago Niassa dal quale prese il nome; sì, ma… in lingua Bantu.
Numerose etnie appartenenti ai Bantu (Chewa, Tumbuka, Lomwe, Yao, Nyanja ed altre) «tutte con le loro tradizioni, danze, maschere colorate e cerimonie» si susseguono in diversi scenari da Nord a Sud sino a Thyolo - e oltre - mentre a trenta chilometri da Thyolo Town si possono ammirare i ‘paesaggi del tè’ di Satemwa Estate, raccontati più e più volte dalla macchina fotografica di Anette Kay.
La storia di questo prodigio di imprenditorialità attiva ha inizio nel 1923, sui rilievi di Shire Highlands (precedono Thyolo Mountain!), quando un cittadino scozzese dell’Ayrshire, un certo Mr. Cathcart, fonda il podere e ricostruisce alcuni immobili, dando impulso a una proprietà-possedimento attorniata da favolose piantagioni (di tè e di caffè), tra le più importanti di questo piccolo Paese grande un terzo dell’Italia - lungo mille chilometri e largo in media duecento - .
Arrivando nel montagnoso Malawi, specie tra settembre-novembre o tra aprile-maggio - i periodi migliori - per approfondimenti culturali e viaggi insoliti, si può puntare alla Satemwa, se non altro per conoscere tutto sul pianeta tè: dalla Tea Research Foundation alle piantagioni delle Theaceae (900 ha) via visite guidate capaci di ispirare immersioni nel prodotto/e tipologie, in soggiorni relax in Huntingdon House. A quota 1000-1200 metri s.l.m., i giardini, i bungalow e le atmosfere vittoriane, proietteranno il visitatore in una realtà quasi senza tempo. Tra assaggi di nsima, ndiwo, dumplings ‘gnocchi’ all’infuso di tè verde…e ovviamente tea cocktail e gelati al gusto dell’infuso al ristorante di Huntingdon House. Poi si potrà pensare agli interessanti fondali sul lago, alle escursioni tra le antilopi, alla pesca o ai percorsi in mountain bike.
Notizie in valigia
Documento. Passaporto con almeno 6 mesi di validità dalla data di ingresso nel Paese. Munirsi di due fototessera. Visto da richiedere direttamente all’Ambasciata del Malawi a Bruxelles, Avenue Herrnann-Debroux 46. Costo: 75$Usa.
Come arrivare. In aereo, con Ethiopian Airlines da Milano e Roma a Lilongwe, via Addis Abeba.
Mangiare e dormire. A Thyolo: Huntingdon House, accommodation@satemwa.com
In cucina. Nsima, una sorta di porridge di mais arricchito da carne di manzo, pollo o pesce fritto. E’ condito con salsa di pomodoro e cipolla; ndiwo, verdure e ortaggi del posto ai sapori; filetti di manzo , dolci della casa e frutta, frutta, tanta frutta esotica in base alla disponibilità di stagione. Chiedere l’hibiscus ice-cream. Ottimi i vini e le birre; ovviamente, i tè e il caffè.
Richiami turistici. A Lilongwe: la Città Vecchia, Old Town Hall, Lilongwe Wildlife Centre; a Blantyre: Ute Waleza Centre, Central Africana gallery, St.Michael e All Angels Church, Old Boma e Mandala House (1882), Museum of Malawi, Tea Auction (l’Asta del tè); a Thyolo: il mercato del capoluogo dell’omonimo distretto, la Riserva forestale, il birdwatching con tanto d’assistenza da parte di un ornitologo residente, le colture preziose dei dintorni. Le piantagioni di tè (e di caffè), l’ambiente rilassato , la ‘vera’ natura e il Lago.
Acquisti. Abbigliamento da safari, esempi di artigianato artistico, sculture, cesti, vecchie mappe topografiche, cartine d’epoca, libri in inglese belle époque, cd con musiche tribali, rum; tè, caffè e gin made in Malawi…
Info. Malawi Travel, enquiries@malawitourism.com , www.malawitourism.com
In calendario. I soggiorni in piantagione, i corsi dedicati, gli incontri con il dotto o ‘maestro del tè’ chiamato Tea Master, i rituali e gli assaggi di tè (bianco, verde, oolong, postfermentato o dark, nero ‘rosso’ secondo la classificazione cromatica cinese «attenzione però a non considerare come un tè quello che viene chiamato comunemente “tè rosso”, cioè il rooibos sudafricano») , infusi vari, tè mélange. www.huntingdon-malawi.com













