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POLITICA | 25 luglio 2014, 09:40

FORZE ARMATE: Ammainata bandiera Testa Fochi

Il Presidente della Giunta, Augusto Rollandin, durante il suo intervento. In basso, alcuni momenti della cerimonia.

Il Presidente della Giunta, Augusto Rollandin, durante il suo intervento. In basso, alcuni momenti della cerimonia.

Con la commovente cerimonia per l'ultimo ammaina bandiera, da ieri sera. giovedì 24 luglio la caserma Testa Fochi di Aosta ha smesso di essere un centro di formazione militare per gli Alpini per trasformarsi in polo universitario. Alla cerimonia hanno partecipato le massime autorità militari, guidate dal comandante del Centro addestramento alpino, Antonio Maggi, il Capo di stato maggiore dell'Esercito generale Claudio Graziano e altri ufficiali.

Hanno preso parte all'evento anche il presidente della Giunta, Augusto Rollandin e il sindaco di Aosta, Bruno Giordano, al quale è stata consegnata la bandiera ammainata. Commovente l'intervento del generale Aldo Varda, formatosi militarmente alla caserma Testa Fochi per poi raggiungere alti livelli della gerarchia militare, che ha ricordato storie aneddoti ed emozioni. Il passaggio di consegne ha aperto la fase operativa di un lungo progetto che prevede la realizzazione della nuova Università valdostana, i cui lavori partiranno a settembre con una spesa iniziale di 30 milioni di euro.

Nell'intesa, firmata nel 2008, sono anche indicati interventi a carico della Regione (28 mln di euro) per la delocalizzazione e riammodernamento delle infrastrutture militari e in particolare di un altro comprensorio militare nella città di Aosta, in corso di ristrutturazione, e dell'eliporto di Pollein adibito all'addestramento e alla formazione, che è stato inaugurato giovedì 23 luglio.

“Ai valdostani – ha detto il Presidente Rollandin – sarà assicurata entro breve tempo la fruizione di alcuni servizi di pubblica utilità, quali parcheggi e aree per iniziative ed eventi. Il nuovo sito universitario che realizzeremo in quest'area è certamente un progetto ambizioso, uno dei principali interventi strategici per il futuro della nostra comunità”.

Nel corso della cerimonia, intervallata da momenti di ricostruzione storica e di memoria, è intervenuto anche il sindaco Bruno Giordano: “Con la riconversione dell'area a nuovo polo universitario - ha spiegato - il passato militare alpino del complesso continuerà a vivere nel ricordo di studenti e cittadini attraverso il Monumento ai Caduti eretto in mezzo alla Piazza d'Armi e il Sacrario del Battaglione Aosta, che sarà ampliato ed arricchito, per evidenziare ancora di più, e meglio, l'eredità lasciata dalle 'penne nere' alla comunità e soprattutto restituito ad una sua maggiore fruibilità”.

“Questo primo passo - ha commentato il generale Graziano - fa parte di disegno strategico, che è stato anche tracciato recentemente dal ministro della Difesa, di valorizzazione delle infrastrutture: indiscutibilmente l'esercito vive oggi un momento di razionalizzazione e riduzione che è cominciato tempo fa e che impone dei sacrifici che comporti delle rinunce dolorose ma permettono nello stesso tempo una razionalizzazione e una crescita di efficienza attraverso uno scambio con la comunità locale”.

“Oggigiorno lavori così importanti e così radicali, - ha aggiunto Rollandin - fanno nascere a volte un diffuso timore sul rispetto delle tempistiche dei lavori e dei costi preventivati. Per fugare eventuali preoccupazioni, abbiamo deciso di richiedere che, per gli interventi, venga applicata una strategia graduata e flessibile, che possa essere modulata nel tempo sulla base delle risorse finanziarie disponibili, garantendo risultati certi e soddisfacenti ad ogni grado di avanzamento lavori”.

aostacronaca.it

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