Il Reparto Operativo di Aosta, Nucleo Investigativo, a conclusione di una lunga attività d’indagine, ha denunciato alla Procura di Aosta per estorsione e truffa Santo (40 anni) e Domenico Mammoliti (27), entrambi di origine calabrese e residenti ad Aosta che, approfittando della “buona fede” di un anziano ex gioielliere, Marino Pasquettaz, l’avevano convinto ad affidargli la gestione dei suoi affari, in particolare la riscossione degli affitti di numerosi appartamenti che dava in locazione ad Aosta e dintorni.
Dell’inchiesta AostaCronaca.it ne aveva già dato dettagliata notizia il 7 agosto 2013 è emerso che i due, approfittando dell’ingenuità dell’anziano (ingenuità che aumentava con il passare degli anni), riscuotevano le somme (utilizzando modi intimidatori per chi non pagava puntualmente) e trattenevano la quasi totalità delle somme.
Durante la loro presenza assidua nella vita del pensionato -spiega in una nota il maggiore dell’Arma, Samuele Sighinolfi, era sparita una cassetta di gioielli (in particolare diamanti) che era rimasta all’ex gioielliere quando aveva cessato l’attività commerciale. I due sapendo che la cercava e avrebbe pagato qualsiasi cifra per riaverla, si sono finti (con varie telefonate), funzionari della Polizia di Stato di Ivrea (utilizzando il nome vero di un Funzionario in servizio) e si proponevano come intermediari tra lui e i ladri per la restituzione dei diamanti, chiedendogli in più tranche mazzette da 5000 euro.
Le indagini hanno permesso di verificare l’esborso di oltre 20.000 euro e gli uomini del Nucleo Investigativo di Aosta hanno sequestrato una mazzetta di 5000 euro a Santo Mammoliti, che aveva appena ricevuto dall’anziano. Per pagare gli estorsori ha dovuto vendere sottocosto due garage poiché a corto di contante, perché giustamente la sua banca vedendo uscite anomale dal conto corrente che l’anziano non voleva giustificare, con alcune scuse gli aveva “bloccato” il conto per verificare se era vittima di una truffa.
Dopo la vicenda scoperta dai carabinieri, in accordo con l’autorità giudiziaria, parenti e servizi sociali, la vittima è stata sottoposta a visita e dichiarata parzialmente incapace di intendere e volere. Ora i suoi beni sono amministrati dai servizi sociali di Aosta e lui si trova in una struttura adeguata al suo stato di salute.
I due, già conosciuti alle forze dell’ordine, sono riusciti in 2 anni a ‘ripulire’ l’ex gioielliere (affitti compresi) di circa 50.000 euro.













