E' assistita da suo marito e collega Orlando Navarra, la presidente dell'Autorità garante delle comunicazioni Corecom VdA, Manuela Ghillino. Ghillino l'estate scorsa ha inoltrato ricorso al Tar della Valle d'Aosta chiedendo l'annullamento della dichiarazione di decadenza del Comitato deliberata dalla Giunta regionale nel mese di luglio 2013.
L'udienza di fronte al collegio dei giudici amministrativi è fissata per mercoledì 16 ottobre. Il ricorso è stato scritto e notificato alla controparte, ovvero la Regione Autonoma Valle d'Aosta, dall'avvocato aostano Orlando Navarra. La decisione della Presidente del Corecom di nominare il suo stesso marito quale rappresentante legale in una vicenda giuridico-amministrativa di carattere pubblico ha suscitato alcune perplessità per ora soltanto 'sussurrate' nei palazzi della politica, ma che potrebbero venire maggiormente in luce nei prossimi giorni.
Il 4 luglio scorso i componenti del Corecom VdA Daniele Amedeo, Massimo Boccarella e Carmine Sciulli avevano rassegnato le proprie dimissioni dal Comitato. Il 5 luglio Sciulli aveva ritirato le proprie dimissioni, mentre dieci giorni dopo era il quarto componente dell'ente, Renato Patacchini, a presentarle. E sempre il 15 luglio Manuela Ghillino, scriveva alla Presidenza del Consiglio Valle lamentando il fatto che lo stesso Consiglio, nelle sedute consiliari del 5 e 8 luglio, non aveva provveduto alla surroga dei membri Corecom dimissionari e chiedendo di procedere in sede di Assemblea alla sostituzione dei due membri dimissionari per poter ripristinare la collegialità e la piena operatività dell'ente.
Era la Presidente del Consiglio regionale Emily Rini a comunicare alla Ghillino che la legge regionale istitutiva del Corecom stabilisce che quando il Comitato si riduce a due componenti, è obbligatorio il rinnovo integrale dell'organismo entro 60 giorni, senza alcuna surroga. Di qui, la decisione di Manuela Ghillino di ricorrere al Tar.













