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POLITICA | 25 settembre 2013, 07:00

PARTECIPATE: Alla Nuv gestione opaca ma non solo

Nel 2012 vi è stato un duro braccio di ferro tra Finaosta e la società costituita, con al timone Bruno Milanesio, per la realizzazione della nuova università della Valle d’Aosta, per la gestione poco diamantina

Bruno Milanesio, Amministratore unico della Nuova Università Valdostana, società costituita dalla Regione per la realizzazione del nuovo ateneo

Bruno Milanesio, Amministratore unico della Nuova Università Valdostana, società costituita dalla Regione per la realizzazione del nuovo ateneo

Liquidazione di acconti superiori alle spettanze, ipotesi di costituzione di una società in Svizzera per reperire i fondi necessari alla realizzazione della nuova università (120 mln e percentuale dell’1% alla società costituita giusto quindici giorni prima della proposta di incarico); scarsa efficacia amministrativa e operativa; sostituzioni incomprensibili di membri del collegio sindacale; incarichi di dubbia professionalità; sollecitazioni dei soci ad una gestione più corretta.

Questo e altro emerge dai rapporti epistolari che sono intercorsi, nel 2012 tra Finaosta e la Nuv srl, la società che deve realizzare la nuova università il cui amministratore unico è Bruno Milanesio, che percepisce un compenso lordo di poco inferiore ai 100.000 euro. Milanesio, per la gestione della società ha affidato alcuni incarichi da circa 50.000 euro in giù e affidato la consulenza fiscale con criteri non certo diamantini.

Infatti dagli organi di controllo più volte sono state espresse riserve sulle capacità professionali dei consulenti alcuni dei quali non hanno una specifica competenza nel campo in cui devono operare. Come dire che un’azienda assume un ingegnere per gestire il personale piuttosto che la contabilità invece di farlo occupare in compiti specifici per i quali si è laureato. Tutte carenze che hanno costretto Milanesio ad affidarsi a consulenti fiscali esterni, professionisti sicuramente all’altezza ma la cui scelta desta qualche dubbio sull’opportunità. Ma può una società che presenta problematiche gestionale (disguidi, dimenticanze, continui richiami dagli organi di controllo, errate o mancate fatturazioni, ritardi), occuparsi di della realizzazione di un’opera da oltre 100 milioni di euro?

Quando un Amministratore unico di una controllata pubblica viene sollecitato dagli organi di controllo a procede ad ulteriore e approfondita verifica, e a prendere provvedimenti per migliorare la gestione della società, chi di dovere dovrebbe riflettere. Ma nessuno ha fatto nulla anche se della questione erano informati gli assessorati alle Opere pubbliche e alle Finanze. Per Milanesio le inefficienze sono dovute alle maggiori incombenze affidate alla Nuv da Regione, Comune Aosta, Università e alle cagionevoli condizioni di salute di alcuni collaboratori. Tant’è che in data 21 settembre dello scorso anno l’Amministratore unico ha provveduto ad affidare il compisto ad un secondo ingegnere il compito di mettere a punto le procedure tecnico organizzative necessarie per fronteggiare convenientemente i numerosi adempimenti in capo alla società. Insomma Milanesio ha cercato di evitare che qualcuno gli ribaltasse i cassetti.

E forse è proprio per questi fatti che Augusto Rollandin, il 23 gennaio scorso ha detto: ''Previsto per la tarda primavera del 2013, l'avvio dei lavori del polo universitario nell'ex caserma Testafochi di Aosta slitta di qualche mese, almeno fino al settembre dell'anno in corso''. Settembre sta finendo ma dell’inizio dei lavori nulla si sa e meno ancora di che fa la Nuv.

p.m.

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