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FEDE E RELIGIONI | 13 marzo 2013, 17:43

FAMIGLIA: Cep, 'Un governo stabile per ridurre la grave crisi economica'

L'Arcivescovo Cesare Nosiglia ordina il vescovo della Diocesi di Aosta Franco Lovignana

L'Arcivescovo Cesare Nosiglia ordina il vescovo della Diocesi di Aosta Franco Lovignana

Il vescovo della diocesi di Aosta, monsignor Franco Lovignana, ha preso parte in veste di segretario alla Conferenza Episcopale piemontese-Cep, che si è riunita a Villa Lascaris (Pianezza) per discutere e analizzare l'incremento della crisi economica nelle famiglie e la necessità di dare all'Italia un governo stabile e capace di rispondere alle istanze della comunità. Monsignor Lovignana ha introdotto all’incontro la Commissione Presbiterale Regionale, e ha presentato  il tema: “Considerazioni e suggerimenti sul diaconato permanente”.

Il Presidente della Cep, monsignor Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino, ha introdotto i lavori; nella sua relazione Nosiglia ha considerato vari aspetti dell’aggravarsi delle difficoltà economiche e finanziarie riscontrate in un numero sempre crescente di nuclei famigliari. Il arcivescovo di Torino ha pure constatato che la Conferenza Episcopale piemontese “segue con attenzione la situazione italiana - è scritto in un comunicato - in vista della possibilità di proporre un governo che prenda sul serio i concreti bisogni delle famiglie”.

Rispetto all’evento del Conclave il Presidente della Cep “ha sollecitato alla preghiera” e ha sottolineato che “il nostro destino sulla terra e il nostro futuro-salvezza è anche nelle nostre mani. La Chiesa è sempre però guidata dallo Spirito nel suo cammino. Seguiremo con rispetto e viva partecipazione gli eventi”. Quanto alle vicine celebrazioni della Pasqua, Monsignor Nosiglia ha ricordato che il giorno del sabato santo, 30 marzo, Rai uno alle 18 manderà in onda in diretta l’ostensione della Sacra Sindone: “preghiera-contemplazione della morte del Signore - ha commentato Nosiglia - La morte per la vita. L’augurio è che questo evento mondiale porti a vera comprensione del vivere e tanta speranza, della quale destinatari sono soprattutto sofferenti e ammalati”.

Ha poi relazionato don Pier Giorgio Racca, segretario della Commissione, e ha ripercorso il cammino e i temi affrontati dalle convocazioni regionali: nella valutazione del fenomeno “diaconato” ha parlato della conoscenza della natura teologica del sacramento; ha proposto l’inserimento dei diaconi nella pastorale e i rapporti coi preti. Si è attardato infine sulle difficoltà nella formazione separata dai presbiteri.

Racca ha poi concluso riflettendo sul rapporto Chiesa-mondo, riconoscendo che il diaconato è rivolto ai fedeli, con una pastorale tradizionale con stile fondamentalmente “clericale”. Sono seguiti  i rilievi e i riscontri puntuali di quasi tutti i vescovi presenti. E’ stata annotata  la comune esigenza di vivere i problemi e le difficoltà come risorsa e la necessità di vivere corresponsabilmente come comunità cristiana questo dono e questa presenza di servizio. 

p.g.

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