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POLITICA | 13 ottobre 2012, 11:22

L’assessore Marco Vierin a Alpe rimbrotta il gruppo Alpe

"Il Consigliere Chatrian ha diffuso dati che le strutture dell’Assessorato alle opere pubbliche, con totale trasparenza, gli hanno fornito, su sua richiesta, utilizzandoli però in modo incompleto e fuorviante"

L'Assessore delle Opere pubbliche, Difesa del suolo e Edilizia residenziale pubblica Marco Vièrin

L'Assessore delle Opere pubbliche, Difesa del suolo e Edilizia residenziale pubblica Marco Vièrin

Nei giorni scorsi il Gruppo Alpe è tornato sul tema dell’affidamento dei lavori pubblici da parte dell’Assessorato opere pubbliche e edilizia residenziale. Nella sostanza il gruppo Alpe ha denunciato “un diffuso utilizzo della norma approvata dal Consiglio regionale nel dicembre scorso, che ha innalzato, in conformità alla legislazione statale, da 500.000,00 a 1.000.000,00 di Euro, la soglia per l’affidamento di lavori pubblici a procedura negoziata previa gara, cui devono essere invitate contemporaneamente almeno dieci imprese”.

“E’ opportuno chiarire subito – precisa l’assessore Marco Vièrin - che, dal dicembre scorso, nessun lavoro nella fascia 500.000,00 – 1.000.000,00 è stato aggiudicato dall’Assessorato utilizzando la norma regionale richiamata dal Gruppo Alpe, che peraltro la riconosce conforme alla normativa europea. Tale norma costituisce piuttosto un valore aggiunto ed è stata, in particolare, richiesta dalle organizzazioni imprenditoriali e sindacali nell’ambito della Consulta regionale dei lavori pubblici in quanto già applicata da tempo dalle altre Regioni in attuazione del Codice dei contratti”.

Vièrin rimprovera poi al consigliere Albert Chatrian, vice presidente del Consiglio Valle, di aver “diffuso dati che le strutture dell’Assessorato alle opere pubbliche, con totale trasparenza, gli hanno fornito, su sua richiesta, utilizzandoli però in modo incompleto e fuorviante” anche rispetto a quanto esplicitato dall’Assessore Marco Vierin in occasione delle risposte date nell’aula Consiliare alle interpellanze del Gruppo Alpe. “Infatti – spiega una nota - il quadro esaustivo delle 381 procedure attivate per un importo complessivo di 80.233.435,91 risulta, più appropriatamente, così articolato: i 120 interventi con affidamento diretto, per un totale di euro 2.120.180,14, costituiscono il 2,64% dell’importo complessivo con un valore medio di euro 17.668,17 ben al di sotto del limite di 40.000 euro previsto dalla normativa vigente; il dato, così definito, evidenzia come l’incidenza dei piccoli interventi, seppure numericamente rilevante, sia significativamente molto bassa rispetto a quelli di maggiore consistenza”.

Inoltre si legge ancora che “gli 89 interventi con affidamento diretto in somma urgenza, per un totale di euro 11.275.292,24, costituiscono il 14,05% dell’importo complessivo con un valore medio di euro 126.688,68; in questo caso si evidenzia che tali interventi hanno consentito di ripristinare celermente la viabilità e rimuovere situazioni di pericolo incombente sui centri abitati interessati da frane, valanghe o colate di detrito”. E ancora: “I 151 interventi aggiudicati con procedura negoziata previa gara ufficiosa, per un totale di euro 22.165.917,04, costituiscono il 27,63% dell’importo complessivo con un valore medio di euro 146.794,15; con questa procedura sono invitate a ciascuna gara mediamente una decina di imprese e sono anche utilizzate modalità di “tornata” finalizzate ad evitare che un solo soggetto si aggiudichi più lavori contemporaneamente, mentre i 21 interventi aggiudicati con procedura aperta (di cui, al contrario di quanto affermato, 10 con importo inferiore al milione), per un totale di euro 44.672.046,49, costituiscono il 55,68% dell’importo complessivo con un valore medio di euro 2.127.240,31; il dato percentuale conferma la rilevante incidenza di questi lavori a fronte del ridotto numero di casi”.

Red VdAGlocal 01

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