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CRONACA | 06 aprile 2020, 17:11

Operaio contagiato nella camera iperbarica di Novara guarito dice 'ce la faremo'

RESTIAMO A CASA -

Operaio contagiato nella camera iperbarica di Novara guarito dice 'ce la faremo'

"La mia famiglia ed io ce l'abbiamo fatta, mi sembra un miracolo. A chi sta ancora male dico di lottare con tutte le proprie forze. Agli altri dico di non uscire di casa. Rispettiamo le regole: servono forza e coraggio, ce la faremo". Massimo Colombino, di Roisan, - insieme alla moglie, Simona Vilardo (43) - è tra i primi guariti dal Covid-19 in Valle d'Aosta. Quarantacinque anni, Colombino è dipendente della Cogne acciai speciali ma da diversi mesi a casa per problemi di salute. 

"Sono rimasto contagiato - ricorda Colombino - durante una terapia in camera iperbarica a Novara. Il 5 marzo ho saputo che un'altra persona con cui il giorno prima avevo fatto il trattamento era successivamente risultata positiva al coronavirus". I primi sintomi sono arrivati a breve. "Avevo la febbre, fino a 38 gradi e mezzo, e un forte bruciore agli occhi. Ho chiamato il 112 e sono stato sottoposto al tampone. Così ho saputo di essere positivo. Anche mia moglie è rimasta contagiata, aveva problemi respiratori. Io sono sempre rimasto a casa, lei invece è stata ricoverata in ospedale per due giorni, poi è stata dimessa con la terapia".

Durante l'isolamento, molto ha contato l'aiuto della comunità e delle istituzioni. "Ci sono stati molto vicini - sottolineano i coniugi Vilardo - il sindaco Gabriel Diemoz, la protezione civile e suor Teresina della parrocchia di Roisan. Spesso, durante l'isolamento, era lo stesso primo cittadino a portarci i generi di prima necessità".

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