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Chez Nous | 29 febbraio 2020, 14:26

14milaeuro

14milaeuro

Quattordicimila euro è poco più dello stipendio mensile del Presidente della Regione; circa tre mesi di stipendio per il sindaco di Aosta; circa due mensilità per il presidente dell’Aps; poco più dello stipendio mensile di un assessore regionale; molto meno di due mensilità liquidare ai magnifici 35. E si potrebbe continuare a lungo.

Quattordicimilaeuro è il costo di un apparecchio che consentirebbe ai laboratori dell’ospedale di Aosta di eseguire i test sui tamponi del coronavirus.

L’apparecchio, per questioni burocratiche non è stato ancora acquistato e così si preferisce inviare i tamponi in giro per l’Italia. Il laboratorio di analisi del Parini è un’eccellenza con alte professionalità che dedicano anima e corpo a favore dei cittadini senza timore e senza titubanze.

Nei laboratori del Parini, infatti, si eseguono test per l’Aids e altre malattie ben più pericolose del Cornavirus. Quindi spendere 14mila euro per un apparecchio che consente esami specialistici è un investimento che va ben oltre i test sui tamponi del Coronavirus.

Ma la burocrazia è la burocrazia. Non si possono spendere 14mila euro. La burocrazia preferisce che i tamponi vengano analizzati da altri centri.

Eppure…

La negligenza per il ritardato acquisto dell’apparecchio che consentirebbe l’esame dei tamponi coronavirus ad Aosta è la summa di quanto la quotidianità abbia la supremazia sulla programmazione, sulla progettazione, sull’assunzione di responsabilità, sulla lungimiranza politica e gestionale di un settore importante come la sanità.

Ma soprattutto è la dimostrazione che le eccellenze nella sanità valdostano sono il frutto dell’impegno e della dedizione di tante persone, uomini e donne, che dedicano passione e amore per il loro lavoro che considerano una missione.

C’è chi ha detto che l’innovazione sta cercando un percorso per uscire dalle pastoie burocratiche che le norme hanno stretto intorno alla sanità pubblica. Riflettere, dibattere, discutere della Sanità, su questa e altre piattaforme, significa interrogarsi sul futuro e sul ruolo che ciascuno di noi può giocare per migliorarlo. Ognuno di noi può essere un ‘seminatore’.

Ma in Valle d’Aosta la burocrazia e le baronie sono più forti dei seminatori. E così c’è la percezione, forse errata, che i Manager nella sanità pubblica, siano poco attenti e scarsamente lungimiranti. Di più, c’è la sensazione che il  sistema sanitario pubblico perda terreno nei confronti dell’altra sanità, quella sbilanciata sull’investimento privato.

In situazione del genere si comprende perché la sanità valdostana non abbia ancora acquistato un apparecchio per i test coronavirus il cui costo è di poco superiore allo stipendio mensile del presidente della Valle d’Aosta e meno di due mensilità di quei magnifici 35 uomini e donne che hanno portato la Valle d’Aosta alle elezioni anticipate dopo un 18 mesi di instabilità politica e immobilismo amministrativo che hanno visti protagonisti i cambiabandiera.

Quattordicimilaeuro poco più dello stipendio mensile del Presidente della Regione.

Quattordicimilaeuro per un apparecchio che aiuta a scovare il coronavirus sono troppi; la burocrazia vuole vederci chiaro e i laboratori del Parini possono aspettare.

piero.minuzzo@gmail.com

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