Il Centro Funzionale Meteo della Regione Autonoma Valle d'Aosta segnala che uUn piccolo minimo sulla Francia avvicina aria fredda alla nostra regione. Domani una piccola onda fredda porta soprattutto nubi alte, mentre sabato il foehn "freddo" sarà il fenomeno più sensibile per l'accumulo di aria gelida su Francia e Svizzera. Da domenica un anticiclone si svilupperà sull'Europa occidentale, portando bel tempo e temperature miti per la stagione, ad eccezione di martedì e mercoledì quando una depressione potrebbe scivolare lungo il versante estero della catena alpina.
VENERDI 3 GENNAIO
Cielo velato, a tratti anche in banchi spessi ed estesi. Nuvolosità serale sui confini esteri conqualche fiocco di neve sui rilievi
Venti: 3000 m moderati o forti da W/SW, in rotazione da NW in serata; episodi di foehn nelle valli, localmente intenso in serata.
Temperature: in aumento, più lieve nei fondovalle; temperature in nuovo calo in quota dallaserata.
Zero termico: 1200 » 2800 m; T 1500: -3 » 7 °C; T 3000: -5 » -2 °C (valori nella libera atmosfera).
Pressione: in calo lieve, poi in ripresa.
SABATO 4 GENNAIO
Prevalentemente soleggiato con qualche residuo fiocco di neve sui rilievi di confine estero almattino.
Venti: 3000 m forti settentrionali; foehn intenso nelle valli, in attenuazione.
Temperature: in calo.Zero termico: 1200 » 1900 m (valori nella libera atmosfera).
Pressione: in nuovo lieve calo.
Problemi valanghivi: valanghe da slittamento e neve bagnata
Buone condizioni generali per le attività di scialpinismo, escursionismo e fuoripista. Il pericolo è maggiore lungo la dorsale di confine con Francia e Svizzera, pur rimanendo all'interno del grado 2-moderato.
Valanghe spontanee
Valanghe di fondo dai pendii molto ripidi erbosi/rocciosi sotto i 2700 m, anche di grandi dimensioni - sia di giorno che di notte.
Escursionisti/sciatori: evitate di passare in prossimità delle zone con fessure da scivolamento (bocche di balena).
Scaricamenti di neve umida/bagnata dalle barre rocciose, dalla tarda mattinata e dai pendii più soleggiati, prevalentemente sotto i 2300 m.
Valanghe provocate
Prestare attenzione ad attraversare pendii ripidi soleggiati sotto i 2300 m nelle ore calde, perché è possibile staccare piccole valanghe superficiali di neve umida e pesante, soprattutto dove questa poggia su vecchie superfici dure.
In quota ci sono accumuli da vento duri e ben visibili: in generale i lastroni non sono più attivi, ma in alcuni isolati casi è ancora possibile un distacco perlopiù con forte sovraccarico. I punti critici sono i bruschi cambi di pendenza oppure a ridosso delle creste e dei colli.
Innevamento e Manto nevoso
Ottime condizioni di innevamento oltre i 2000 m. Neve continua dal fondovalle nelle valli laterali, oltre i 1600-1800 nella valle centrale.
Man mano che si sale di quota oltre i 2800 m, ampie zone erose, anche fino al terreno, alternate a grandi accumuli nelle conche.
Valanghe osservate (ultime 48h)
Segnalate continue valanghe di fondo di medie dimensioni sui pendii erbosi/rocciosi molto ripidi fino a 2700 m di quota.
Scaricamenti dalle barre rocciose soleggiate di neve umida e pesante dalla tarda mattinata.
Sciabilità: variabile
Esposizioni soleggiate: croste da fusione e rigelo (non portanti) in formazione.
Esposizioni settentrionali: neve asciutta farinosa, o leggermente compattata dal vento, su fondo duro, soprattutto sui pendii riparati dal vento.
Salendo di quota e avvicinandosi alle creste neve ventata, dura e con sastrugi.
Umidificazione durante la giornata: maggiore e più in profondità alle esposizioni soleggiate (in pieno sud superficialmente anche fino a 2600-2700 m), a nord sotto il limite del bosco.