Ore decisive per la formazione dell'esecutivo giallorosso. Giuseppe Conte ha concluso le consultazioni e ora è al lavoro su programma e squadra di governo. Il presidente del Consiglio incaricato ha convocato i capigruppo di Pd e M5s alle 17.00 a Palazzo Chigi, si apprende da fonti parlamentari, e dovrebbe salire al Colle tra domani e dopodomani per sciogliere la riserva.
La strada ora pare in discesa, infatti Di Maio ha detto: "Giuseppe Conte era un premier super partes, per questa ragione se ci fosse stato un vicepremier del Pd era giusto ci fosse anche un vicepremier del M5S, così che avessero pari rappresentanza. Abbiamo saputo che il Pd ha rinunciato e il problema non esiste più. Se ci avessero pensato prima non ci sarebbe stato neanche questo inutile dibattito, un po’ come i lunghi giorni trascorsi dal “no” a Conte al “si” a Conte”.
Nelle scorse ore il capo politico M5s, Luigi Di Maio, si è incontrato con i suoi ministri e sottosegretari, rivendicando quanto fatto nei 14 mesi di coabitazione con la Lega, mentre dalle 13 il segretario del Pd Nicola Zingaretti ha riunito al Nazareno la cabina di regia dem.
Nelle prossime ore dovrebbe esserci un nuovo incontro tra le delegazioni dei due partiti. L'ultima parola spetterà pero agli iscritti a Rousseau, che si esprimeranno domani sull'alleanza con il Pd e il cui parere rimane "determinante", ha sottolineato Di Maio, che intanto è stato rimproverato dal garante Beppe Grillo per l'atteggiamento mostrato nel corso delle trattative.