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CRONACA | 05 luglio 2019, 19:05

Il Vecchio Gran Baita di Cervinia vale più che il Grand Hotel Billia di Saint Vincent

Nicoletta Spelgatti scoperchia la pignatta di un’operazione immobiliare con più ombre che luci. In ballo una plusvalenza di oltre due milioni e mezzo. Un immobile della Cervino venduto a 1,5 milioni, cdeuto dall’acquirente a oltre 4 milioni di euro

Il Vecchio Gran Baita di Cervinia vale più che il Grand Hotel Billia di Saint Vincent

Sembra una di quelle interpellanze presentate per dare soddisfazione ai propri elettori, e invece a leggerla sembra proprio così ma a dare spessore all’iniziativa dei consiglieri di Lega, Nicoletta Spelgatti (nella fotoin basso) Stefano Aggravi e Diego Lucianaz, è stato proprio l’assessore alle Finanze, l’unionista Renzo Testolin.

Nella risposta l’assessore ha dato le cifre da capogiro della compravendita dell’Hotel Gran Baita di Cervinia di proprietà della Cervino Spa, una controllata della Regione attraverso Finaosta, il cui presidente e amministratore delegato è Federico Maquignaz al quale il Pm Luca Ceccanti ha inviato un  avviso di chiusura indagini su un giro di applati nel quale sono coinvolte 18 persone.

Venduto dalla Cervino ad una srl per 1,5 milioni di euro, rivenduto per oltre quattro milioni di euro. Ma andiamo con ordine e facciamo riferimento al dettagliato intervento in aula svolto da Nicoletta Spelgatti per spiegare l’operazione da mille e una notte. E qualcuno ha sicuramente fatto un buon affare e quel qualcuno non è certo la Cervino né i valdostani. Sarà chi di competenza far luce sull’affare.

Nel novembre 2017 la società Cervino S.p.A. ha vendeva alla società  "La Gran Baita S.R.L." l'immobile Hotel Gran Baita di Cervinia, per un importo un milione e mezzo di euro, ma da informazioni assunte, risulta che la soc. "La Gran Baita S.R.L.", un anno dopo, rivendeva lo stesso immobile alla soc. "Castello Società di Gestione del Risparmio S.p.A." ad un importo molto più elevato rispetto a quello di acquisto. Importo che ammonta, da quanto riferito dall’assessore Testolin in aula, a oltre 4 milioni di euro.

Una prima perizia aveva valutato in 2 milioni il valore dell’immobile che è stato venduto a un milione e mezzo e rivenduto ad un prezzo quasi triplicato.

Ora sarà Finaosta che controlla la Cervino Spa verificare la correttezza dell'operazione che sarà regolare ma puzza di bruciato così come puzza di bruciato la perizia che ha stabilito in 5 milioni di euro il Gran Hotel Billia di Saint per il quale la i valdostani hanno investito 120 milioni per la ristrutturazione e l’ampliamento.

Se il Grand Hotel Billia di Saint Vincent vale 5 milioni di euro com’è possibile che il rudere Gran Baita di Cervinia siano stati spesi oltre 4 milioni per l’acquisto ai quali si deve aggiungere un milione per la demolizione?.

Sarà interessante scoprire le eventuali variazioni urbanistiche e le volumetrie dell’immobile che nascerà dalle rovine del Grand Hotel Baita.

pi.mi.

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