CALENDARIO DELLE CELEBRAZIONI PRESIEDUTE DA MONS. VESCOVO PER LE FESTE NATALIZIE 2024-2025
Domenica 28 dicembre 2025
Cattedrale – ore 15.00
Celebrazione diocesana di chiusura del Giubileo
Evento trasmesso da Radio Proposta Aosta a partire dalle ore 14.30
Lunedì 29 dicembre 2025
Casa circondariale di Brissogne – ore 14.00 e ore 15.00
Ss. Messe di Natale
Mercoledì 31 dicembre 2025
Cattedrale – ore 18.00
S. Messa di Ringraziamento e Te Deum
con le Parrocchie del Centro storico
Giovedì 1° gennaio 2026
Cattedrale – ore 18.00
S. Messa per la Solennità di Maria Santissima Madre di Dio
Martedì 6 gennaio 2026
Cattedrale – ore 10.30
S. Messa per la Solennità dell’Epifania del Signore
Domenica 11 gennaio 2026
Casa di riposo J.B. Festaz – ore 9.30
S. Messa nella festa del Battesimo del Signore
e Benedizione del nuovo Ospedale di Comunità
La Chiesa celebra Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe
Il Natale ci ha già mostrato la Sacra Famiglia raccolta nella grotta di Betlemme, ma oggi siamo invitati a contemplarla nella casetta di Nazareth, dove Maria e Giuseppe sono intenti a far crescere, giorno dopo giorno, il fanciullo Gesù. Possiamo immaginarla facilmente (gli artisti l’hanno fatto spesso) in mille situazioni e atteggiamenti, mettendo in primo piano o la Vergine santa accanto al suo Bambino, o il buon san Giuseppe nella bottega di falegname dove il fanciullo impara anche il lavoro umano, giocando. Ma possiamo anche intuire l’avvenimento immenso che a Nazareth si compie: poter amare Dio e amare il prossimo con un unico indivisibile gesto! Per Maria e Giuseppe, infatti, il Bambino è assieme il loro Dio e il loro prossimo più caro. Fu dunque a Nazareth che gli atti più sacri (pregare, dialogare con Dio, ascoltare la sua Parola, entrare in comunione con Lui) coincisero con le normali espressioni colloquiali che ogni mamma e ogni papà rivolgono al loro bambino. Fu a Nazareth che gli «atti di culto dovuti a Dio» (quelli stessi che intanto venivano celebrati nel grandioso tempio di Gerusalemme) coincisero con le normali cure con cui Maria vestiva il Bambino Gesù, lo lavava, lo nutriva, assecondava i suoi giochi. Fu allora che cominciò la storia di tutte le famiglie cristiane, per le quali tutto (gli affetti, gli avvenimenti, la materia del vivere) può essere vissuto come sacramento: segno reale e anticipazione di un amore Infinito.
Il sole sorge alle ore 8,11 e tramonta alle ore 16,53
« La pace non nasce dal silenzio dei cannoni, ma dal coraggio dei popoli che scelgono la verità invece dell’odio, la giustizia invece dell’indifferenza”. (Papa Leone)
Una frase che ribalta l’idea di pace come semplice assenza di guerra: Leone XIV richiama alla responsabilità collettiva, mettendo al centro non i governi ma i popoli. È un appello esigente, quasi scomodo, perché dice chiaramente che la pace non è un automatismo ma una scelta quotidiana fatta di verità, partecipazione e giustizia. Un messaggio che, in questo periodo storico, suona come una tirata d’orecchie globale.











