CALENDARIO DELLE CELEBRAZIONI PRESIEDUTE DA MONS. VESCOVO PER LE FESTE NATALIZIE 2024-2025
Mercoledì 24 dicembre 2025
Natale del Signore
Cattedrale – ore 22.00
S. Messa della Notte
Evento trasmesso da Radio Proposta Aosta a partire dalle ore 21.30
Giovedì 25 dicembre 2025
Natale del Signore
Cattedrale – ore 10.30
S. Messa del Giorno
Evento trasmesso da Radio Proposta Aosta a partire dalle ore 10.00
Ospedale Parini – ore 16.00
S. Messa del Giorno
Chiesa Collegiata di Sant’Orso – ore 17.30
Vespri di Natale
Venerdì 26 dicembre 2025
Priorato di Saint-Pierre – ore 7.00
Liturgia delle Ore e S. Messa con i sacerdoti ospiti
Domenica 28 dicembre 2025
Cattedrale – ore 15.00
Celebrazione diocesana di chiusura del Giubileo
Evento trasmesso da Radio Proposta Aosta a partire dalle ore 14.30
Lunedì 29 dicembre 2025
Casa circondariale di Brissogne – ore 14.00 e ore 15.00
Ss. Messe di Natale
Mercoledì 31 dicembre 2025
Cattedrale – ore 18.00
S. Messa di Ringraziamento e Te Deum
con le Parrocchie del Centro storico
Giovedì 1° gennaio 2026
Cattedrale – ore 18.00
S. Messa per la Solennità di Maria Santissima Madre di Dio
Martedì 6 gennaio 2026
Cattedrale – ore 10.30
S. Messa per la Solennità dell’Epifania del Signore
Domenica 11 gennaio 2026
Casa di riposo J.B. Festaz – ore 9.30
S. Messa nella festa del Battesimo del Signore
e Benedizione del nuovo Ospedale di Comunità
La Chiesa celebra Beate 6 Monache Mercedarie di Merriz
Mercedarie nel grande convento di clausura di Vera Cruz in Berriz (Spagna) le Beate: Maria Anna Prieto, Anna de Arrano, Orsola de Larisgoizia, Maria Maguna, Margherita da Sarria e Maria dell’Assunzione, furono insigni monache per la preghiera, la mortificazione, l’umiltà e la contemplazione. Colme di meriti e opere sante migrarono onorevolmente al Signore eterno Sposo. L’Ordine le festeggia il 24 dicembre.
Il sole sorge alle ore 8,08 e tramonta alle ore 16,49
« La pace non nasce dal silenzio dei cannoni, ma dal coraggio dei popoli che scelgono la verità invece dell’odio, la giustizia invece dell’indifferenza”. (Papa Leone)
Una frase che ribalta l’idea di pace come semplice assenza di guerra: Leone XIV richiama alla responsabilità collettiva, mettendo al centro non i governi ma i popoli. È un appello esigente, quasi scomodo, perché dice chiaramente che la pace non è un automatismo ma una scelta quotidiana fatta di verità, partecipazione e giustizia. Un messaggio che, in questo periodo storico, suona come una tirata d’orecchie globale.










