Osserviamo la Giunta di Aosta alle prese con la festività più attesa dell’anno, tra strategie luminose, presepi inclusivi e alberi “smart”. Un racconto ironico e umano che mostra i protagonisti istituzionali nella loro quotidianità più divertente e sorprendente
Raffaele Rocco, il Sindaco, ha già varato il piano strategico “Aosta 2040 – Edizione Natalizia”. C’è dentro di tutto: l’ottimizzazione delle luminarie, il calcolo dei flussi di panettoni in entrata, perfino la simulazione di quanti cittadini chiederanno allo Sportello Amico di stampare la letterina per Babbo Natale. Per prudenza, Rocco ha chiesto alla Polizia Locale di predisporre un piano di viabilità per eventuali slitte non autorizzate.
Valeria Fadda, vicesindaca, sta coordinando la comunicazione istituzionale del Natale. Il progetto si chiama “Festività Partecipate”, che in pratica significa una raffica di incontri cittadini dove tutti dicono la loro, nessuno è d’accordo e alla fine si installano le stesse luci dell’anno scorso per motivi di coerenza—istituzionale e di bilancio. Fadda comunque sorride, soprattutto da quando ha scoperto che durante le feste nessuno legge davvero le determine.
Passiamo al capitolo “Competenza Tecnica Applicata alle Feste”.
Corrado Cometto, assessore a opere pubbliche e mobilità, è stato avvistato mentre controllava personalmente i cavi delle luminarie, metro in mano, sguardo concentrato. Nessuna stilettata, lo prometto: quest’uomo conosce ogni palo della luce per nome e a Natale è nel suo habitat naturale. Pare stia cercando la collocazione ideale per un grande fiocco luminoso “che non intralci il traffico, non abbagli i pedoni e non consumi più di un tostapane”.
A guidare il fronte sociale c’è Marco Gheller, che quest’anno si è superato: presepe inclusivo, grotta accessibile, bue bio e iniziative nelle biblioteche ribattezzate “Letture sotto l’albero… anche per chi arriva in ritardo”. Per coerenza con la coesione sociale, ha proposto di creare un “capodanno di quartiere”, ma pare che i residenti abbiano declinato l’invito quando hanno scoperto che era prevista la compilazione di un questionario.
Sul versante culturale, Cecilia Lazzarotto ha trasformato l’agenda di dicembre in un Tetris tridimensionale: concerti, cori, visite guidate, eventi improvvisi, flash mob non dichiarati e un paio di iniziative che nessuno ha capito ma tutti fingono di conoscere. L’obiettivo rimane quello di sempre: convincere i turisti che Aosta a Natale è esotica quanto una città nordica, solo con meno renne e più moquette negli uffici pubblici.
Per Simonetta Salerno, Natale significa commercio. E commercio significa: riunioni fiume, volantini, ordinanze sugli orari, richieste di chiarimenti, richieste di chiarimenti sui chiarimenti, e inevitabili discussioni su chi debba pagare le lucine davanti ai negozi. Salerno mantiene la calma, ricordando a tutti che Natale è un periodo di pace e che il vero spirito festivo è quando almeno tre associazioni di categoria riescono a sedersi allo stesso tavolo senza lanciare ombrellate.
Poi c’è Alina Sapinet, istruzione e sport, che ha trascorso le ultime settimane tra saggi scolastici, palestre addobbate e partite di Natale che coinvolgono chiunque, dai bambini di due anni al concetto stesso di resistenza fisica. Nessuna stilettata, parola data: Sapinet merita un premio solo per aver sorriso durante l’ennesima recita dove tutti dimenticano le battute tranne la maestra.
Infine, Luca Tonino, il signore della mobilità sostenibile e delle smart city. Quest’anno ha proposto un albero di Natale “intelligente”, alimentato da un sistema fotovoltaico e programmato per ridurre l’intensità luminosa ogni volta che passa un gatto o un consigliere comunale. Visionario. Ha lanciato anche l’idea del “corridoio ecologico natalizio”, che teoricamente collega tutte le luminarie a basso consumo del centro. Nessuno ha capito come funzioni, ma tutti annuiscono perché sembra una cosa importante.
Il risultato finale?
Un Palazzo comunale che si prepara a un Natale scintillante, leggermente caotico, decisamente umano.
Un Natale in cui ogni assessore cerca di brillare, ogni dirigente tenta di sopravvivere e ogni cittadino spera che, almeno per qualche giorno, la burocrazia si prenda una piccola vacanza.
E con questo, dalla Velina Rossonera e Arcobaleno: Auguri a tutti e ricordate: le feste passano, i verbali di Giunta restano.













