È stato presentato questa mattina al Viminale, alla presenza del Ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, del sottosegretario Fausta Bergamotto, del capo della Polizia Vittorio Pisani, del direttore generale di Poste Giuseppe Lasco e del consigliere d'amministrazione di Ipzs Flavia Scarpellini, il francobollo, che entra a far parte della serie tematica “I Valori sociali”, dedicato alla campagna della Polizia di Stato "Questo non è amore".

Realizzato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy e dall’Istituto Poligrafico-Zecca dello Stato (IPSZ) su gentile concessione del disegno realizzato da Giulia Bertagnolio, raffigura un volto femminile con lo sguardo basso e con segni di violenza: nel suo atteggiamento il peso di un vissuto complesso. L’illustrazione è stata utilizzata dalla Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato per la campagna di sensibilizzazione per il contrasto alla violenza di genere. Nella parte alta è presente lo stessa araldico della Polizia di Stato. Il valore, tariffa B zona 1 prevede una tiratura di 400.005 esemplari e prevede anche un folder dedicato (1.600 esemplari numerati), il bollettino illustrativo, la busta primo giorno, la cartolina obliterata e la tessera filatelica, tutti in distribuzione presso lo “Spazio Filatelia” di Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Roma 1, Torino, Trieste, Verona, gli sportelli filatelici dislocati sul territorio nazionale e sul sito filatelia.poste.it.

Un tema, quello della violenza di genere, già trattato dall’Italia dal punto di vista filatelico, nel 2019 e 2023.
Le parole del Ministro Piantedosi
"L'idea di associare alla potenza espressiva di un francobollo un messaggio forte di sensibilizzazione e di condanna di ogni forma di violenza di genere evidenzia l'intento di puntare sulla conoscenza per intervenire su quei fattori culturali e ambientali che spesso ne sono all'origine. In quest'ottica - continua il Ministro - la campagna di comunicazione Questo non è amore, cui è dedicato il nuovo prodotto filatelico, si pone da anni come pilastro complementare all'azione incisiva di contrasto da parte della Polizia di Stato e delle altre Forze dell'ordine nei confronti di un fenomeno particolarmente odioso che mortifica e danneggia nel profondo non solo chi lo subisce ma tutta la società, e che perciò va combattuto, come questo Governo sta facendo, portando avanti al tempo stesso repressione e prevenzione".
La campagna “Questo non è amore”
Si tratta di un progetto, richiamato esplicitamente anche sul francobollo, che Polizia di Stato ha ideato e continua a sviluppare da dieci anni al fine di divulgare la cultura del rispetto e della prevenzione contro la violenza di genere.
L’impegno della Direzione centrale anticrimine si rinnova dunque anche quest’anno, in occasione del 25 novembre, “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”, con la pubblicazione “Questo non è amore 2025”.
L’obiettivo è quello di parlare non solo alle vittime che subiscono violenza ma anche a tutti coloro che non vogliono limitarsi ad assistere a questo fenomeno, ma combatterlo, nella convinzione che la consapevolezza e l’informazione sono i primi passi fondamentali per un vero cambiamento culturale. L’impegno del personale di Polizia è quotidiano su tutto il territorio nazionale nell’azione di prevenzione e contrasto, con utilizzo di strumenti normativi, penali ed amministrativi ma anche con il coinvolgimento di istituzioni, associazioni, centri antiviolenza e di tutti quei soggetti che con il loro impegno creano “rete” contro l’omertà ed il degrado morale.
Si tratta di una battaglia di civiltà che non contempla soste o tentennamenti: è una battaglia che va oltre gli aspetti pratici, che va combattuta a tutti i livelli, partendo dalle giovani generazioni che più delle precedenti stanno vivendo un’epoca dove questa piaga continua a dilagare.
In questo senso anche un francobollo, con la sua valenza mediatica ed il messaggio implicito che contiene, può portare il suo contributo di sensibilizzazione e per non dimenticare.
Il tema è dibattuto, quotidiano, drammatico ma anche possibile da risolvere, solo con l’impegno di ogni cittadino, affinché non si volti mai dall’altra parte ma collabori per un futuro migliore dell’intera società italiana. (fonte vivereitalia)















