Al momento, tutti i corridoi di Palazzo comunale respirano un po’ di sospensione: niente nuove alleanze fino a marzo, in attesa che il TAR decida sui ricorsi elettorali presentati da Girardini e dai suoi sostenitori sconfitti per soli 15 voti. I più saggi del consiglio sembrano approfittare di questo “blocco” per aggiornare agende personali e fare il punto sulle prossime mosse.
I nostri insider raccontano di una FI a doppio binario: in Regione siedono in maggioranza, al Comune di Aosta fanno opposizione. Un equilibrio delicato, che genera sorrisi ironici nei corridoi. Alcuni consiglieri comunali osservano con curiosità le mosse regionali dei colleghi: “Se vediamo quello che fanno in Regione, possiamo copiare… o evitare”, si mormora tra un caffè e l’altro.
Nonostante la sospensione politica, i nostri protagonisti continuano a sorprendere con curriculum e dichiarazioni pubbliche creative. Qualcuno riesce a parlare di bilanci e urbanistica mescolando nomi di leggi e scorciatoie istituzionali, con grande talento teatrale. I più esperti si limitano a osservare, annotare e scommettere su chi finirà sulle prime pagine dei giornali per gaffe o per una citazione memorabile.
Tra sguardi sospettosi, post-it strategici e corridoi affollati, la politica aostana resta un piccolo reality show: alleanze congelate, ricorsi in arrivo, assessori che leggono documenti come fossero fumetti. Si racconta di qualche consigliere “in allenamento” per il TAR: studiando regolamenti e articoli, con la stessa dedizione di un atleta olimpico… ma senza podio finale garantito.
Con la politica in stand-by, i caffè cittadini diventano teatro di strategie sottili: discorsi su scenari futuri, valutazioni dei risultati elettorali e piccole osservazioni sulle mosse degli altri. Niente decisioni formali, ma molto movimento di sguardi e mormorii: chi dice che il silenzio è d’oro non ha mai osservato i corridoi del Comune di Aosta in questi giorni.
Insomma, la scena politica aostana resta viva, pur tra pause tattiche e TAR all’orizzonte. I cittadini guardano, prendono appunti e sorridono alle piccole ironie quotidiane: poltrone congelate, partiti a due velocità e curriculum creativi non mancano mai. E mentre si attendono i verdetti e la primavera delle decisioni, Palazzo continua a offrire siparietti da reality, tra silenzi, sussurri e occhiolino strategico.













