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ATTUALITÀ | 14 ottobre 2025, 23:45

Velina rossonera e arcobaleno - Aosta ha un nuovo sindaco (per 15 voti), la Questura fuma e la Valle… tossisce (in salute)

Cronache semiserie da Palazzo regionale e non solo

Velina rossonera e arcobaleno - Aosta ha un nuovo sindaco (per 15 voti), la Questura fuma e la Valle… tossisce (in salute)

È ufficiale: l’ufficio centrale elettorale ha messo il sigillo. Raffaele Rocco sarà proclamato sindaco di Aosta, con Valeria Fadda nel ruolo di vicesindaca. Quindici voti di differenza — che in politica valgono più di un referendum — separano la coalizione autonomista, popolare e democratica dal centrodestra di Giovanni Girardini e Sonia Furci.
“Una città divisa, ma non spaccata”, ha commentato Rocco, forse pensando alle schede nulle che, secondo Girardini, sarebbero “una sessantina contestate”. In realtà, dai verbali risulterebbero “poche unità”. Si sa, la matematica non è un’opinione, ma la politica sì.

La proclamazione arriverà senza sorprese, ma con una spruzzata di malinconia da parte del centrodestra, già pronto a valutare un ricorso al Tar. Chissà, magari con 15 voti di differenza qualcuno tenterà l’appello al destino.

Nel frattempo, i nuovi inquilini di piazza Chanoux hanno diffuso un comunicato impeccabilmente istituzionale, parlando di “fiducia, dialogo e partecipazione attiva”. Mancava solo la parola “resilienza” per fare bingo.

Serata movimentata ieri alla Questura di Aosta: un principio d’incendio, un piano di evacuazione e — per fortuna — nessun ferito. Pare che la causa sia stato un corto circuito. Nulla di grave, ma il simbolismo è potente: a pochi giorni dal cambio di sindaco, brucia anche la burocrazia.

Il Savt torna protagonista della diplomazia internazionale e firma un comunicato di solidarietà alla Confederazione sindacale sarda. Nel testo si passa con disinvoltura da un’analisi sull’industria bellica a un’ode alla pace in Medio Oriente.
La Valle d’Aosta, si sa, non ha il mare ma ha sempre un piede nel Mediterraneo. E una penna poetica: “Il lavoro deve dare vita, non morte”, scrive il sindacato. In attesa che qualcuno lo spieghi anche a chi produce gli orari del trasporto pubblico.

Nel nuovo Rapporto Meridiano Sanità i valdostani si piazzano con un onesto 5,6 su 10 per qualità della salute. Un voto che, tradotto in linguaggio scolastico, significa: “promossi, ma senza lode”.
Trento vola a 9,4, la Sicilia chiude a 2,7. Noi, come sempre, nel mezzo — abbastanza sani per non lamentarci, ma non troppo per evitare il medico.

L’aspettativa di vita resta buona, ma con un pizzico d’ironia si potrebbe dire che, tra attese sanitarie, cup intasati e pronto soccorso zen, i valdostani vivono a lungo... perché non riescono a morire in lista d’attesa.

A Palazzo regionale, intanto, si brinda sottovoce. Il nuovo sindaco entra, i ricorsi scalpitano, la Questura fuma, e la Valle — come sempre — respira a metà.

Le Sentinelle del Tombino – alias Le Betoneghe

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