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ATTUALITÀ | 13 ottobre 2025, 23:45

Velina rossonera e arcobaleno - Per 15 voti sotto il cielo di Aosta

Cronache semiserie dai Palazzi e non solo: indiscrezioni, frecciate e silenzi dal teatrino politico e non valdostano

Velina rossonera e arcobaleno - Per 15 voti sotto il cielo di Aosta

Aosta non dorme mai. O meglio, dorme male — specie quando, dopo una notte di spoglio iniziato con la puntualità di un treno regionale (alle due di notte, ça va sans dire), si scopre che la città ha un nuovo sindaco… per la differenza di un tavolino del Caffè Nazionale: quindici voti.

Così, dopo 6420 schede soppesate come diamanti, Raffaele Rocco si è messo in testa la fusciacca tricolore, mentre Giovanni Girardini, con 6415 voti, resta con la fascia… nel cassetto. Non male, per una città che si vanta di essere “a misura d’uomo”, ma che a questo punto dovrebbe precisare “a misura di voto”.

Nel mezzo, schede bianche e nulle che, se avessero potuto parlare, avrebbero probabilmente chiesto un’ora di sonno e un caffè doppio.

E mentre la vice di Rocco, l’avvocata Valeria Fadda, si prepara al debutto politico (“Avvocata di professione, vice per vocazione”), dall’altra parte Sonia Furci – la vicepresidente mancata – pare stia già organizzando una raccolta firme per “Tutti uniti per il riconteggio”.

Girardini, infatti, non molla: vuole il riconteggio. Perché a Aosta, si sa, non basta vincere o perdere: bisogna anche contare di nuovo. E magari scoprire che il problema non erano i voti, ma l’automobile: quella della Presidente di seggio arrivata in ritardo, senza scorta, e con le schede nel bagagliaio. Una scena degna di Totò… ma in versione valdostana.

Chi sono?

🦆 Raffaele Rocco, detto “il Dirigente Zen”
Sessantatré anni, volto da funzionario europeo ma anima da montanaro doc. Ama la programmazione, le risorse idriche e la compostezza istituzionale. È l’uomo che, davanti a una crisi, cita il regolamento comunale invece del Vangelo. Quando parla, pare che ogni parola sia stata prima valutata da un ufficio legale, due assessorati e una commissione consiliare. Ha un sogno: fare di Aosta una città efficiente come un file Excel… con le colonne giustificate.

🦆 Giovanni Girardini, detto “l’Imprenditore del Destino”
Sessant’anni portati come un cartellone pubblicitario: sempre visibile, sempre pronto a una promozione. Ha il fiuto del commerciante e la tenacia del giocatore di Risiko: non si arrende mai, neppure di fronte al tabellone completo. Se l’Istat avesse corretto al ribasso gli affitti dei suoi locali commerciali, probabilmente avrebbe guadagnato anche quei quindici voti mancanti. Ora medita il contrattacco: un riconteggio, una conferenza stampa e – dicono – una svendita simbolica “Tutto al 49,94%!”.

Intanto, le Betoneghe osservano dal Tombino: Aosta resta divisa, sì… ma solo per una manciata di schede. Il che, in fondo, è la prova che la democrazia funziona. O che il sonno, dopo una certa ora, gioca brutti scherzi.

E allora, come si dice nei migliori salotti elettorali:
Viva la Fusciacca, e chi la indossa!

Le Sentinelle del Tombino – alias Le Betoneghe

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