Allerta massima: le Betoneghe sono tornate. Stavolta non limitate a sbuffare davanti ai cantieri o a prendere appunti sui cartelli arrugginiti: hanno deciso di mettere alla prova anche i cittadini. Con taccuino, occhiali da sole e una buona dose di sarcasmo, monitoreranno ogni manifesto, selfie e promessa elettorale. E ci sarà da divertirsi… o almeno da sorridere imbarazzati.
Ballottaggio aostano: 12 ottobre, il quiz della città
Sul palco del ballottaggio si contendono il titolo di sindaco: Raffaele Rocco per la coalizione autonomisti-Pd e Giovanni Girardini per il centro-destra. Lo spettacolo è garantito tra applausi, selfie e qualche sorpresa da consiglio comunale in cortile.
Le Betoneghe propongono un piccolo gioco, giusto per rendere il tutto più interessante:
Chi promette parcheggi che funzionano davvero (almeno sulla carta) e piste ciclabili disegnate con righello, senza dimenticare i marciapiedi?
Chi invece preferisce sorridere molto, parlare forte, far foto e spiegare poco?
Chi studia il territorio e prepara strategie concrete?
Chi improvvisa eventi civici ogni giorno, per non far annoiare il pubblico?
Se siete bravi a rispondere senza guardarvi intorno, capirete da soli chi ha più probabilità di… beh, diciamo, riuscire a fare la città funzionare senza troppe sorprese.
Le coalizioni svolazzano come aquiloni in Piazza Chanoux: un giorno qui, un giorno là. Ma le Betoneghe hanno notato un piccolo dettaglio: alcuni candidati hanno mappe, numeri e strategie pronte, mentre altri hanno solo entusiasmo e hashtag. Giusto un dettaglio, ma si sa: in politica anche i dettagli contano.
Il 12 ottobre, dunque, non si voterà solo con il dito, ma con gli occhi aperti e un pizzico di ironia. Le Betoneghe saranno lì, pronte a segnare ogni passo: perché in Valle d’Aosta il cabaret politico è gratis, ma le osservazioni… quelle restano per sempre.













