Una chiesa gremita, un silenzio carico di commozione e un dolore che ha attraversato l’intera comunità di Saint-Pierre. Così si sono svolti i funerali del piccolo Leonardo Cazzato, il bimbo di tre mesi scomparso in seguito al tragico incidente che lo aveva coinvolto la scorsa settimana.
Nella parrocchiale del paese, il parroco don Gabriel Bogatu ha celebrato le esequie, leggendo ai presenti il messaggio inviato dal vescovo di Aosta, monsignor Franco Lovignana: «So bene che le parole non possono lenire il vostro dolore. L’affetto dei vostri stessi cari e dei vostri amici è l’unica certezza che può dare un po’ di conforto in questo momento. Ho pregato per voi e lo sto ancora facendo, e per il piccolo Leonardo».
Un dolore condiviso da tutta la comunità, che si è raccolta attorno alla famiglia, molto conosciuta in paese: il nonno di Leonardo è infatti il sindaco Andrea Barmaz.
Durante l’omelia, don Bogatu ha sottolineato la fragilità della vita e la forza della vicinanza umana: «Mai come in questo momento sperimentiamo la fragilità della vita terrena. La comunità vi aiuta, vi sostiene con il suo silenzio, con la sua preghiera, con la sua vicinanza in questo momento di sofferenza e dolore».
Il piccolo Leonardo è deceduto mercoledì sera; l’incidente era avvenuto all’interno dell’azienda vitivinicola di famiglia: il passeggino si trovava nei pressi di un locale quando un trattore con rimorchio, guidato dallo zio in retromarcia, lo ha travolto accidentalmente.
La tragedia, che ha segnato profondamente Saint-Pierre e tutta la Valle, resta un monito doloroso sulla fragilità dell’esistenza, ma anche una testimonianza della forza di una comunità che, pur nel silenzio, ha scelto di stringersi attorno al dolore indicibile di una famiglia.













