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ATTUALITÀ POLITICA | 10 settembre 2025, 17:53

Pasticcio elettorale. Il pronunciamento del tribunale e il giudizio politico

Comunicazione politica autogestita - Alleanza Verdi Sinistra-Rete Civica

Pasticcio elettorale. Il pronunciamento del tribunale e il giudizio politico

Sarà una giudice del Tribunale di Aosta a dover decidere se il 28 settembre si voterà con una o con tre preferenze. Una decisione delicata sotto l’aspetto giuridico, che costituirà comunque un precedente rilevante rispetto ad altre situazioni che potrebbero presentarsi anche in altre procedure elettorali.

Valuteremo tutti, con attenzione e rispetto, gli argomenti del giudice, ma quello che fin d’ora si può dire è che, sotto l’aspetto politico, la vicenda elettorale ha una connotazione molto chiara ed evidenzia lo stato comatoso in cui si trovano la politica valdostana e gran parte dei partiti che vi operano.

La riforma elettorale promessa da UV-PD non si è fatta: all’ultimo momento ci si è ridotti a un ritocco limitato e negativo della legge elettorale esistente, portato oltretutto in Consiglio fuori tempo massimo. Il tentativo affannoso dell’UV di far entrare in vigore a ogni costo la modifica ha portato all’indizione di un referendum fissato dal Presidente Testolin in una data assurda e impossibile, come il 10 agosto, e a una conseguente partecipazione al voto pari al 16%. E quasi la metà degli elettori si è espressa per il NO. Alla fine, Testolin e l’UV hanno ottenuto il SÌ alla loro leggina solo da 8.000 persone su 105.000 valdostani aventi diritto al voto: un rifiuto popolare netto e clamoroso!

Sul versante della destra politica, quale giudizio possono dare i valdostani sui partiti che hanno lanciato il sasso e poi nascosto la mano? Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, dopo tante critiche alla leggina, non si sono impegnati nella campagna per il referendum e non hanno intrapreso nessuna azione giuridica. Un’assenza di iniziativa, su un tema cruciale, davvero squalificante.

Indipendentemente da come si voterà il 28 settembre, AVS-Rete Civica, come ha scritto nel suo programma, riproporrà con forza e con una puntuale proposta di legge, fin dall’inizio della prossima legislatura, una riforma elettorale vera che consenta agli elettori di scegliere conoscendo preventivamente le alleanze e promuova effettivamente la parità, con la doppia preferenza di genere.

Con il sostegno di molte migliaia di elettori, avremo la forza per mettere finalmente in archivio la peggiore legge elettorale fra quelle di tutte le Regioni italiane.

Alleanza Verdi Sinistra-Rete Civica

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