Una giornata da ricordare al Beauregard. L’Azienda Usl ha reso noto che il 4 settembre si sono registrate ben otto nascite in ventiquattr’ore, un numero che rappresenta un record per la struttura ospedaliera valdostana. Un piccolo boom, in controtendenza rispetto al calo demografico che negli ultimi anni sta mettendo in difficoltà intere scuole e servizi sul territorio.
Dei nuovi arrivati, tre sono maschi e cinque femmine. Sei parti sono avvenuti spontaneamente, mentre due hanno richiesto il taglio cesareo. Per il personale dell’ospedale si è trattato di una maratona emozionante, vissuta con professionalità e spirito di squadra.
«Questo è il frutto di anni di lavoro nell’integrazione ospedale-territorio attraverso il Percorso nascita – spiega il dottor Livio Leo, direttore della Struttura complessa di Ostetricia e Ginecologia –. È stata una giornata intensa ed emozionante che, oltre a riempirci di gioia, ha messo in luce la grande professionalità e la coesione del nostro team».
Leo sottolinea come l’evento non sia solo una curiosità statistica, ma il riflesso di un modello organizzativo che in Valle d’Aosta ha puntato molto sulla qualità della presa in carico: «Il risultato raggiunto conferma non solo la qualità delle cure, ma anche l’attenzione e l’umanità con cui accompagniamo le mamme e i loro bambini in un momento così importante della loro vita».
Al di là del dato contingente, l’exploit del 4 settembre porta con sé una riflessione più ampia. In una regione che fa i conti con la denatalità e la chiusura di intere sezioni scolastiche, otto nascite in un solo giorno diventano quasi un segnale di speranza. «È bello pensare – commenta una delle ostetriche – che in poche ore sia nata una piccola classe, otto bambini che rappresentano il futuro della nostra comunità».
Il record del Beauregard mette dunque in evidenza due facce della stessa medaglia: da un lato la solidità di un servizio sanitario capace di accogliere con sicurezza e calore un numero così alto di parti in un solo giorno, dall’altro la necessità di valorizzare ogni nuova nascita come bene comune, in un territorio che deve fare i conti con un saldo demografico negativo.
E allora, se è vero che “ogni bambino porta con sé la promessa che il mondo continuerà”, il 4 settembre 2025 resterà per l’ospedale Beauregard non solo come la giornata del record, ma come un promemoria collettivo: investire sulla natalità e sulla famiglia non è un lusso, ma una priorità per l’intera Valle d’Aosta.












