Il silenzio dei boschi di Allein, rotto solo dal battito ritmico delle pale dell’elicottero, era il sottofondo di una giornata che in Valle d’Aosta ha avuto il respiro corto. Tutti pensavano a lei, una ragazza di 16 anni, scomparsa dopo una festa di paese a Gignod. Le ore passavano lente, scandite dal timore che ogni minuto in più potesse allontanarla dalla salvezza.
La denuncia dei genitori, presentata nella notte, ha dato il via al meccanismo d’emergenza: i carabinieri hanno attivato il Piano di ricerca persona scomparsa, la Protezione civile ha mobilitato la Centrale unica del soccorso, i vigili del fuoco hanno preparato le squadre da terra, mentre il Soccorso alpino sorvolava con l’elicottero ogni vallone, ogni sentiero, ogni tratto nascosto. Non c’era tempo da perdere: una ragazza di quell’età, sola, nella notte e tra le montagne, poteva diventare in un attimo una storia senza ritorno.
Intanto, i social moltiplicavano appelli, foto, messaggi disperati. Amici, conoscenti e semplici cittadini hanno condiviso il volto della giovane, sperando che qualcuno la riconoscesse lungo una strada, in un paese, su un autobus. L’intera comunità si è stretta in un’unica ansia collettiva, con la paura di dover vivere l’ennesima cronaca nera che nessuno avrebbe voluto leggere.
Poi, quando la sera sembrava scivolare verso il peggio, è arrivata la notizia che ha sciolto la tensione: alle 19.30 la Centrale unica del soccorso ha annunciato la disattivazione del piano di ricerca. La ragazza era stata ritrovata viva, lungo la statale 27 nei pressi di un distributore di benzina, poco lontano da Gignod. Pare che abbia avuto un bisticcio con gli amici con i quali era alla festa. Un sospiro si è levato da Allein fino ad Aosta, come un abbraccio collettivo che ha attraversato la valle.
Ora la giovane si trova all’ospedale Parini per gli accertamenti medici. Le sue condizioni non sono ancora state rese note, ma il sollievo ha preso il posto della paura. Restano le domande, le ombre di una fuga improvvisa o di un passo falso, ma stasera l’unica certezza è che la storia, che poteva diventare tragedia, si è chiusa con un ritorno alla vita.
A individuarla è stato Teo, il cane da ricerca persone dei vigili del fuoco di Aosta, che l’ha segnalata in fondo a una scarpata, nascosta dalla vegetazione. La sedicenne era vigile, con parametri vitali buoni, ed è stata subito soccorsa e trasportata all’ospedale Parini di Aosta in ambulanza. Apparentemente non presenta segni di aggressioni o violenze, ma saranno i medici a chiarire le sue condizioni con ulteriori accertamenti. Resta da capire se sia finita in quel punto dopo una scivolata accidentale o se avesse scelto di fermarsi lì per riposare.
Le ricerche si erano concentrate proprio in quel tratto di strada dopo che le immagini di alcune telecamere di una vicina stazione di servizio avevano ripreso la giovane in cammino, in direzione di Aosta. Su indicazione dei carabinieri, che avevano raccolto la denuncia dei genitori, la Centrale unica del soccorso aveva attivato nel pomeriggio il piano regionale per la ricerca di persone scomparse, in stretta collaborazione con la Protezione civile. La madre aveva raccontato che la figlia si era allontanata da sola dopo una lite tra ragazzi, con l’ultimo contatto telefonico avvenuto intorno alle 5.30 del mattino con un’amica e il fidanzato. Nel corso della giornata, una cella telefonica di Allein aveva ancora agganciato il suo smartphone, alimentando la speranza che fosse nelle vicinanze.












