Era un giovane sindaco dal sorriso contagioso, un primo cittadino che amava la sua gente, felice di dedicare ai valligiani la domenica mattina. Sapeva ascoltare e capire, volando oltre le pastoie burocratiche con sano buon senso, testimoniando quella schietta disponibilità oggi così rara da parte di chi gestisce il potere.
Era un uomo innamorato delle nostre montagne, che conosceva a memoria e percorreva con gioia; un avvocato coraggioso e un amico leale; uno spirito libero, pronto a giocare con i bambini nei prati e a raccogliere dolcemente un pettirosso caduto dal nido.
Lo ricordiamo figurante sorridente durante le sfilate di Carnevale e insegnante attivissimo all'epoca della scuola popolare serale; sempre presente durante la contestazione studentesca e davanti alle fabbriche, quando c’erano posti di lavoro da difendere.










