Le sezioni da includere nella tesi di laurea sono otto più un extra. Difatti, una tesi di laurea deve includere: il frontespizio, l’abstract, l’indice, l’introduzione, il corpo centrale, la conclusione, i ringraziamenti, la bibliografia e in più le appendici.
Fra gli elementi indicati a balzare agli occhi sono i ringraziamenti. Ma sono così necessari? In un certo modo, lo studente ringrazia la trasmissione del sapere al corpo docente e per questo sono imprescindibili. Ma non dobbiamo preoccuparci più: sotto scriveremo alcuni esempi per scrivere i ringraziamenti della tesi che aiuteranno chi è indeciso su cosa scrivere.
Sezioni da includere nella tesi di laurea
1 Il frontespizio
Gli elementi obbligatori del frontespizio includono il titolo della tesi, il nome completo dello studente, il numero di matricola e il nome del relatore. Il titolo deve essere chiaro e conciso, riflettendo il contenuto del lavoro. Invece, per quanto riguarda la formattazione, vanno seguite le linee guida specificate dall'università. Ciò può includere il tipo di carattere, la dimensione e l'interlinea. Spesso si richiede un carattere leggibile come il Times New Roman o Arial, con una dimensione di 12 punti.
Inoltre, la disposizione degli elementi deve essere ben organizzata, e centrata nella pagina, includendo i loghi istituzionali richiesti così da mantenere dei margini adeguati per una presentazione ordinata.
2 L'abstract
L'abstract rappresenta la sintesi del lavoro svolto. Non a caso, si tratta di un breve riassunto con lo scopo di fornire al lettore una panoramica chiara e concisa della ricerca, evidenziando gli obiettivi, la metodologia e i risultati principali. Idealmente, ha una lunghezza compresa tra le 200 e le 300 parole: un’estensione che consente di presentare in modo efficace le informazioni essenziali pur senza risultare prolissi.
Per scrivere un abstract che catturi l'essenza della ricerca, è utile identificare una chiara definizione del problema affrontato. Successivamente, si dovrebbero descrivere in breve i metodi utilizzati per condurre la ricerca, seguiti dai risultati più significativi. Nonché, serve concludere con una riflessione sulle implicazioni della ricerca e suggerire possibili sviluppi futuri. Utilizzare un linguaggio chiaro e diretto, evitando termini troppo tecnici o complessi, contribuirà a rendere l'abstract accessibile a un pubblico più ampio.
3 L'indice
L'indice è la guida per il lettore, una mappa che facilita l'orientamento all'interno del testo. Per creare un indice efficace, basta seguire una numerazione coerente, con capitolo e sottosezione numerate in modo sistematico. Molti software di scrittura, come Word, offrono strumenti per generare in automatico l'indice. Un indice ben strutturato dimostra attenzione ai dettagli e rispetto per il lettore, facilitando la fruizione del contenuto.
4 L'introduzione
L'introduzione di una tesi di laurea è il primo approccio del lettore al tema trattato, quindi deve essere chiara e coinvolgente. L’argomento va dunque presentato evidenziando la sua rilevanza nel contesto accademico e sociale. Spiegare perché è importante affrontare questo tema e quali lacune si intende colmare.
Solo dopo vengono delineati gli obiettivi della ricerca, i quali devono essere specifici e misurabili, in modo da guidare il lettore nella comprensione del percorso intrapreso. Si richiede altresì un accenno alla metodologia utilizzata. Perciò, va indicato se si tratta di un approccio qualitativo o quantitativo e bisogna giustificare la scelta di strumenti e le tecniche di raccolta dati.
5 Il corpo centrale
L’organizzazione dei capitoli suddivide gli aspetti specifici della ricerca, bilanciando teoria e pratica. L’analisi teorica integra le fonti accademiche rilevanti, mentre i capitoli pratici presentano dei casi studio o degli esperimenti. Ogni capitolo deve essere compreso tra le 15 e le 20 pagine, per garantire una trattazione approfondita senza risultare pedanti.
Utilizzando dei sottocapitoli si suddividono le informazioni, facilitando la lettura e l’assimilazione dei contenuti. Nondimeno, vanno sempre inclusi dei collegamenti tra i vari capitoli, in modo da creare un filo conduttore che unisca le diverse sezioni della tua ricerca.
6 La conclusione
La conclusione è un'opportunità per riflettere sull'intero percorso di ricerca e per evidenziare l'importanza dei risultati raggiunti. A questo proposito, un buon approccio consiste nell'integrare una discussione critica dei risultati, mettendo in luce le implicazioni teoriche e pratiche, nonché sottolineare quali nuovi interrogativi possano emergere.
Inoltre, è utile suggerire possibili direzioni future per la ricerca, identificando lacune che potrebbero essere esplorate, così da stimolare il lettore a pensare a come il proprio lavoro possa essere un punto di partenza per ulteriori indagini. Una conclusione efficace lascia il lettore con una sensazione di completezza e invita alla riflessione. In questo modo, si trasforma in un ponte verso nuove scoperte e approfondimenti.
7 I ringraziamenti
Si consiglia di iniziare con il relatore, riconoscendo il suo supporto e la sua guida durante il lavoro di ricerca. Successivamente, è opportuno menzionare il correlatore, se presente, evidenziando il suo contributo specifico. Ma ringraziamo anche la famiglia, il cui sostegno emotivo e pratico è spesso determinante nel raggiungimento di traguardi accademici.
Gli amici, infine, possono essere citati per il loro incoraggiamento e per aver reso il percorso più piacevole. Il tono da utilizzare è una combinazione di formalità e sincerità. È importante mantenere un linguaggio professionale, ma senza rinunciare a esprimere genuine emozioni di gratitudine.
8 La bibliografia
La bibliografia strutturata in diversi stili di citazione, tra cui APA, Chicago e Harvard, facilita la consultazione delle fonti da parte dei lettori, ma rispetta anche i diritti d’autore e le normative accademiche.
9 Eventuali appendici
Le appendici possono rivelarsi uno strumento prezioso per fornire materiale supplementare, e devono essere utilizzate per documenti, dati o materiali che supportano le argomentazioni principali. Per esempio, grafici, tabelle dettagliate, questionari utilizzati durante la ricerca o estratti di interviste: elementi che offrono una visione più approfondita senza interrompere il flusso della narrazione.
Tuttavia, ogni appendice dovrebbe essere numerata e intitolata in modo chiaro, permettendo al lettore di comprenderne immediatamente il contenuto e la rilevanza rispetto alla tesi. Inoltre, è consigliabile fare riferimento alle appendici nel testo principale, indicando chiaramente dove il lettore può trovarle.
Informazioni fornite in modo indipendente da un nostro partner nell’ambito di un accordo commerciale tra le parti. Contenuti riservati a un pubblico maggiorenne.