Durante la 90ª Assemblea Generale di HOTREC, l’albergatore valdostano lancia un appello all’UE: “Servono regole più chiare, tutela dalle big tech e strumenti concreti per restare competitivi”.
La voce della Valle d’Aosta ha risuonato forte in Europa grazie ad Alessandro Cavaliere, albergatore valdostano, membro del Comitato esecutivo di HOTREC e figura di spicco di Federalberghi. In occasione della 90ª Assemblea Generale di HOTREC, tenutasi a Oslo il 28 e 29 aprile, Cavaliere ha portato sul tavolo europeo i temi caldi che toccano il cuore economico dell’intera ospitalità continentale: burocrazia, concorrenza sleale, digitalizzazione e sostenibilità.
«L’ospitalità europea – ha dichiarato – è fatta in gran parte di piccole e medie imprese a conduzione familiare. A Bruxelles chiediamo una cosa semplice: regole chiare, uguali per tutti, e la forza politica per arginare il dominio delle piattaforme digitali che operano in regime di monopolio.»
Con oltre 2 milioni di PMI attive nel comparto, l’ospitalità rappresenta una fetta strategica dell’economia europea, soprattutto in territori turistici come la Valle d’Aosta, dove la micro-imprenditorialità è la regola e non l’eccezione. L’assemblea di Oslo, ospitata dall’associazione norvegese NHO Reiseliv, è stata un laboratorio di idee, ma anche un richiamo concreto a politiche più aderenti alla realtà.
Nel corso dei lavori, sono stati condivisi i dati di CGA by NielsenIQ: i viaggiatori oggi cercano esperienze autentiche, qualità e sostenibilità. Ma per rispondere a questa domanda crescente serve un quadro normativo e fiscale che non soffochi le imprese, ma le accompagni.
Tra i temi più dibattuti, anche l’uso dell’intelligenza artificiale nel settore, con le sue opportunità e i suoi rischi. Le imprese chiedono strumenti di formazione, tutela dei dati e interoperabilità, per evitare che la transizione digitale avvantaggi solo i grandi colossi tecnologici.
Non è mancato il dibattito sulle regolamentazioni UE imminenti in materia di sostenibilità, lavoro e digitalizzazione. Cavaliere, da sempre attento alla semplificazione normativa, ha ribadito: «Una buona legge deve aiutare chi lavora onestamente, non diventare una trappola fatta di adempimenti infiniti.»
Le parole di Cavaliere non parlano solo a Oslo, ma anche alla sua terra: la Valle d’Aosta. Dove le PMI turistiche e alberghiere combattono ogni giorno con burocrazia, concorrenza sleale e trasformazioni repentine del mercato.
Se l’Europa ascolterà queste richieste, potrà aiutare davvero chi tiene vivo il turismo nei territori alpini. In caso contrario, a rimetterci saranno le comunità locali, la qualità dell’accoglienza e la tenuta stessa del tessuto economico montano.