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ECONOMIA | 07 maggio 2025, 14:45

Dal cuore della Valle d’Aosta a Oslo: la voce di Alessandro Cavaliere per un’Europa più vicina alle PMI dell’ospitalità

L’albergatore valdostano Alessandro Cavaliere, membro del comitato esecutivo di HOTREC, rilancia dalla 90ª assemblea generale dell’ospitalità europea un appello per regole più chiare, tutela dalle big tech e politiche concrete a sostegno delle piccole imprese che tengono vivo il turismo nei territori alpini

Da ds: Alessandro Cavaliere (HOTREC e Federalberghi), Roberto Costa (Italian Chamber of Commerce UK), Alexandros Vassilikos (Presidente HOTREC), Manfred Pinzger (Federalberghi e Confcommercio), Roberto Calugi (FIPE)]

Da ds: Alessandro Cavaliere (HOTREC e Federalberghi), Roberto Costa (Italian Chamber of Commerce UK), Alexandros Vassilikos (Presidente HOTREC), Manfred Pinzger (Federalberghi e Confcommercio), Roberto Calugi (FIPE)]

Durante la 90ª Assemblea Generale di HOTREC, l’albergatore valdostano lancia un appello all’UE: “Servono regole più chiare, tutela dalle big tech e strumenti concreti per restare competitivi”.

La voce della Valle d’Aosta ha risuonato forte in Europa grazie ad Alessandro Cavaliere, albergatore valdostano, membro del Comitato esecutivo di HOTREC e figura di spicco di Federalberghi. In occasione della 90ª Assemblea Generale di HOTREC, tenutasi a Oslo il 28 e 29 aprile, Cavaliere ha portato sul tavolo europeo i temi caldi che toccano il cuore economico dell’intera ospitalità continentale: burocrazia, concorrenza sleale, digitalizzazione e sostenibilità.

«L’ospitalità europea – ha dichiarato – è fatta in gran parte di piccole e medie imprese a conduzione familiare. A Bruxelles chiediamo una cosa semplice: regole chiare, uguali per tutti, e la forza politica per arginare il dominio delle piattaforme digitali che operano in regime di monopolio.»

Con oltre 2 milioni di PMI attive nel comparto, l’ospitalità rappresenta una fetta strategica dell’economia europea, soprattutto in territori turistici come la Valle d’Aosta, dove la micro-imprenditorialità è la regola e non l’eccezione. L’assemblea di Oslo, ospitata dall’associazione norvegese NHO Reiseliv, è stata un laboratorio di idee, ma anche un richiamo concreto a politiche più aderenti alla realtà.

Nel corso dei lavori, sono stati condivisi i dati di CGA by NielsenIQ: i viaggiatori oggi cercano esperienze autentiche, qualità e sostenibilità. Ma per rispondere a questa domanda crescente serve un quadro normativo e fiscale che non soffochi le imprese, ma le accompagni.

Tra i temi più dibattuti, anche l’uso dell’intelligenza artificiale nel settore, con le sue opportunità e i suoi rischi. Le imprese chiedono strumenti di formazione, tutela dei dati e interoperabilità, per evitare che la transizione digitale avvantaggi solo i grandi colossi tecnologici.

Non è mancato il dibattito sulle regolamentazioni UE imminenti in materia di sostenibilità, lavoro e digitalizzazione. Cavaliere, da sempre attento alla semplificazione normativa, ha ribadito: «Una buona legge deve aiutare chi lavora onestamente, non diventare una trappola fatta di adempimenti infiniti.»

Le parole di Cavaliere non parlano solo a Oslo, ma anche alla sua terra: la Valle d’Aosta. Dove le PMI turistiche e alberghiere combattono ogni giorno con burocrazia, concorrenza sleale e trasformazioni repentine del mercato.

Se l’Europa ascolterà queste richieste, potrà aiutare davvero chi tiene vivo il turismo nei territori alpini. In caso contrario, a rimetterci saranno le comunità locali, la qualità dell’accoglienza e la tenuta stessa del tessuto economico montano.

pi/eco

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