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EVENTI E APPUNTAMENTI | 29 aprile 2025, 12:00

Ad Aosta arriva “Cinemagique”: un progetto innovativo di doppiaggio per persone con disturbo dello spettro autistico, con il sostegno di ITAS Mutua

Il progetto unisce il fascino del cinema a un approccio terapeutico innovativo

Luca Colletto e Antonio Corraine

Luca Colletto e Antonio Corraine

ITAS Mutua, la Compagnia assicurativa piu' antica d'Italia, è orgogliosa di annunciare il proprio sostegno economico al progetto “Cinemagique”, un’iniziativa sociale e culturale che arriva in Valle d’Aosta con l’obiettivo di creare un laboratorio di doppiaggio rivolto a persone con disturbo dello spettro autistico.

Il progetto unisce il fascino del cinema a un approccio terapeutico innovativo: attraverso attività pratiche, utilizzo di strumenti tecnici e percorsi guidati nel mondo del doppiaggio, i partecipanti avranno l’opportunità di sviluppare competenze comunicative, espressive, empatiche e relazionali. Oltre al benessere individuale, “Cinemagique” mira a migliorare l’autonomia dei partecipanti e a promuovere, nel tempo, una possibile integrazione lavorativa nel settore artistico e creativo.

Sostenere un progetto come Cinemagique significa investire nel valore dell’inclusione e della crescita personale attraverso strumenti nuovi e stimolanti – dichiara Luca Colletto, Agente ITAS in Valle d'Aosta –. Siamo convinti che iniziative come questa possano fare la differenza nella vita delle persone, creando occasioni concrete di espressione, relazione e sviluppo”.

A guidare il percorso saranno professionisti del settore cinematografico e terapeutico, garantendo un’esperienza coinvolgente e calibrata sulle esigenze dei partecipanti.

Con Cinemagique vogliamo dimostrare che il linguaggio del cinema può diventare uno strumento potente di cambiamento e inclusione – afferma Antonio Corraine, Presidente dell’Associazione ANGSA VDA APS promotrice del progetto –. Grazie al supporto di ITAS Mutua Assicurazioni, possiamo dare forma a un laboratorio che non è solo artistico, ma anche umano e sociale”.

Il laboratorio prenderà il via nei prossimi mesi con una prima fase di formazione e coinvolgimento attivo, con l’auspicio che questa esperienza possa fungere da modello replicabile anche in altre realtà territoriali.

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