Il Rapporto Montagne è frutto di contributi di diversi esperti, tra i quali - oltre al Presidente Marco Bussone -, Giampiero Lupatelli, economista ed esperto di pianificazione territoriale e pianificazione strategica; Aldo Bonomi, sociologo, fondatore del Consorzio Aster; Nando Pagnoncelli, sondaggista, presidente di Ipsos Italia.
Viene presentato a Quart venerdi 4 luglio alle 16, presso la Comunità montana, il Rapporto Montagne Italia 2025: un lavoro corposo e strutturato, che nasce nell'ambito del Progetto Italiae del Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie della Presidenza del Consiglio dei Ministri ed è attuato dall'Uncem per descrivere come si manifesta la contemporaneità nei territori di montagna. Il Rapporto sulla Montagna si può trovare qui: https://www.store.rubbettinoeditore.it/catalogo/rapporto-montagne-italia-2025/?highlight=montagne
"Il Rapporto è un documento approfondito e articolato - spiega Barocco - che presenta dati socioeconomici di tutti i territori montani del nostro Paese. Per la prima volta, si entra nel dettaglio dei singoli territori, prendendo in considerazione ciascun comune che compone le aree analizzate: il risultato è una fotografia molto fedele della situazione delle aree montane italiane, che ci permette anche di sfatare alcuni miti frutto di un pensiero retorico, svincolato dall'analisi approfondita delle singole realtà, come quello della crisi delle nascite concentrata nei centri montani. Se leggiamo i dati del Rapporto, vedremo che non è così. Ci sono 100mila nuovi ingressi nelle zone montane negli ultimi anni. Un saldo migratorio positivo che fa fa ben sperare".