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CRONACA | 11 dicembre 2024, 08:57

Giornata Internazionale della Montagna: Un appello alla conservazione della natura e alla sostenibilità

Il 11 dicembre di ogni anno, il mondo celebra la Giornata Internazionale della Montagna, istituita dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2003, dopo aver proclamato il 2002 "Anno Internazionale della Montagna" (International Mountain Year - IMY)

Giornata Internazionale della Montagna: Un appello alla conservazione della natura e alla sostenibilità

Questa giornata si propone di sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza delle montagne, ecosistemi vitali per la biodiversità e per la regolazione dei cambiamenti climatici, ma anche zone particolarmente vulnerabili agli effetti del riscaldamento globale. Nonostante gli imbecilli neghino il mutamento climatico.

Infatti, “Se la temperatura è superiore a 0 °C sopra circa 3000 metri di altitudine, si avviano processi di degradazione del permafrost e dei ghiacciai. Se pensiamo a questi ultimi, il ghiaccio fuso può penetrare tra la roccia e la base del ghiacciaio, fluidificandone il contatto e determinando scivolamenti o perfino crolli di porzioni dei ghiacciai. Se pensiamo invece a versanti o ad ammassi rocciosi più o meno fratturati, la fusione del ghiaccio, cioè del collante che tiene insieme rocce e detrito, può esporre questi a processi come i crolli di roccia.” (Guido Nigrelli, ricercatore dell’Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR-IRPI) in “I problemi della montagna che cambia e come adeguarci”, Le Scienze, 20 luglio 2023).

La salute di tante specie sarà fortemente, se non irreversibilmente, compromessa, con fosche ripercussioni per l’umanità.

Le montagne sono più di semplici formazioni geologiche; sono termometri naturali che ci avvertono dei cambiamenti climatici in corso. I ghiacciai che ricoprono molte delle cime montuose stanno subendo un ritiro accelerato, e le previsioni non sono confortanti. Gli scienziati temono che entro il prossimo mezzo secolo, le Alpi, simbolo delle montagne europee, potrebbero perdere i loro ghiacciai più estesi. La temperatura media in Italia potrebbe crescere di altri 2,5 gradi tra il 2020 e il 2050, con punte di 5 gradi in alcune aree montane. Questi numeri segnano un futuro incerto e preoccupante per l’ambiente montano e per le sue specie.

Il rischio di degrado dei ghiacciai e del permafrost rappresenta una delle sfide più urgenti. Guido Nigrelli, ricercatore dell'Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-IRPI), avverte che l’aumento delle temperature provoca la fusione dei ghiacci, che diventa il motore di fenomeni estremi come scivolamenti e crolli di ghiacciai, ma anche il distacco di roccia e detriti, destabilizzando interi versanti montuosi. Tali processi, se non contenuti, potrebbero mettere in pericolo non solo l'equilibrio naturale delle montagne, ma anche le vite di chi abita nelle loro vicinanze.

In questo contesto, la salute della montagna è strettamente legata alla salute del pianeta. Le montagne ospitano una ricca biodiversità, spesso unica, e il loro declino comprometterebbe gravemente l’esistenza di numerose specie. Non solo, ma i cambiamenti alle montagne portano a ricadute drammatiche per le comunità umane che dipendono dalle risorse naturali di queste aree, come l'acqua e la sicurezza idrogeologica.

Il tema della Giornata Internazionale della Montagna di quest'anno, proposto dalla FAO-Mountain Partnership, è “Soluzioni per la montagna per un futuro sostenibile: innovazione, adattamento, giovani e non solo”. In un mondo che cambia rapidamente, la montagna offre anche soluzioni per il futuro, a condizione che si affronti con innovazione, adattamento e impegno delle nuove generazioni. In quest'ottica, il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani (CNDDU) lancia il progetto #AlpiSane, rivolto agli studenti, per riflettere insieme sulle azioni da intraprendere per preservare l'ambiente naturale e promuovere il benessere delle montagne.

Educare i giovani alla necessità di un turismo responsabile e alla conservazione ambientale è cruciale per garantire un futuro più sostenibile. Ogni anno, la Giornata Internazionale della Montagna è un'opportunità per sensibilizzare le scuole e le comunità sull'importanza di proteggere le montagne, luoghi di eccezionale bellezza ma anche fragili alle minacce del cambiamento climatico.

“Anima, sii come la montagna: anche quando tutta la valle è un grande lago di viola e i tocchi delle campane vi affiorano come bianche ninfee di suono, lei sola, in alto, si tende a un muto colloquio col sole”, scriveva Antonia Pozzi in uno dei suoi versi. Le montagne, al di là della loro imponenza fisica, rappresentano anche un simbolo di resistenza e di silenziosa forza, capaci di far riflettere chiunque le osservi, invitando a un dialogo profondo con la natura.

In questo spirito, il CNDDU invita scuole e studenti a riflettere sul futuro delle montagne e a proporre idee educative che contribuiscano alla loro tutela. #AlpiSane è un invito a essere protagonisti di un cambiamento positivo, dove le montagne non sono solo paesaggi da ammirare, ma anche luoghi da rispettare e proteggere per le generazioni future.

La montagna ci chiede di ascoltarla, di prenderci cura di essa. Rispondere a questo appello è una responsabilità che tutti, giovani e adulti, devono sentire come propria, per non compromettere il futuro di un mondo che vive in perfetto equilibrio con la natura.

pi.mi.

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