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Chez Nous | 14 novembre 2024, 20:53

Lo Sprecomeloni paga pantalone

Non possiamo più tollerare che le nostre risorse vengano dissipate per alimentare il consenso elettorale di chi ha perso ogni contatto con la realtà

Lo Sprecomeloni paga pantalone

Mentre milioni di famiglie italiane sono costrette a raschiare il fondo del barile per riuscire a mandare avanti la propria vita, a mantenere i figli a scuola, a prendersi cura dei propri anziani, il nostro governo, anziché rispondere alle reali necessità dei cittadini, continua a fare scelte politiche che rasentano l'assurdo. Una decisione su tutte, che sta facendo strabuzzare gli occhi a chi ancora conserva un minimo di dignità civica, è quella che ha portato l'Italia a sprecare un miliardo di euro per aprire un centro migranti in Albania, una mossa che, al di là della retorica della "gestione dei flussi migratori", ha tutta l'aria di essere l'ennesimo tentativo di far campagna elettorale a spese dei contribuenti.

Mentre il Paese è paralizzato da emergenze quotidiane – violenze, omicidi, stupri, femminicidi, aggressioni a personale sanitario che opera nei pronto soccorso – il governo Meloni e Salvini si preoccupano di fare bella figura con il loro "alleato" albanese Edi Rama, con un’operazione che ha tutto il sapore di un ennesimo spot pubblicitario pagato con i soldi delle nostre tasse. E mentre il Paese precipita, mentre le forze di polizia sono in numero insufficiente per garantire la sicurezza dei cittadini, mentre le famiglie si indebitano per affrontare spese quotidiane, un miliardo di euro viene destinato a un centro migranti che non serve a nulla. Non è una misura per risolvere il problema della migrazione, non è una risposta ai tanti disagi dei cittadini, è solo un'operazione politica che alimenta la propaganda, mentre il Paese va in pezzi.

La notizia più imbarazzante è che, in tutto questo, non solo si spreca una somma incredibile, ma le modalità sono anche a dir poco comiche. La prima nave che avrebbe dovuto trasportare i migranti da Lampedusa all’Albania, portando sedici migranti italiani in Albania, si è trasformata in un tragicomico andirivieni, con cinque migranti che, dopo un errore, sono stati riportati indietro. Cosa stiamo guardando? Un traghetto inutile, il traghetto più costoso della storia, che attraversa l'Adriatico senza nessuna utilità concreta, mentre le nostre città sono sempre più insicure e i servizi pubblici, dalla sanità alla sicurezza, sono sempre più sotto pressione. Il governo, anziché destinare risorse per potenziare i corpi di polizia, per affrontare le liste d'attesa in ospedale o per gestire il dissesto idrogeologico, preferisce investire un miliardo in un’operazione che non risolve nulla, se non fare campagna elettorale a spese nostre.

E pensare che, mentre il governo si preoccupa di garantire l'immagine del "leader internazionale", milioni di italiani sono costretti a fare i conti con una quotidianità fatta di sacrifici. Le famiglie, che devono affrontare l’aumento dei costi per i generi alimentari, le bollette, la scuola dei figli, l'assistenza agli anziani, si vedono sistematicamente ignorate. Gli italiani si trovano a dover combattere ogni giorno per far quadrare i conti, eppure il governo non trova un solo euro da destinare a chi sta soffrendo davvero. Al contrario, non c’è una misura che risolva i problemi urgenti: le forze di polizia sono sotto organico, i medici e gli infermieri sono sovraccarichi, e l'assistenza sanitaria è sempre più inadeguata. Eppure, ci ritroviamo a vedere un governo che preferisce investire in iniziative assurde, come il trasporto di migranti dall'Italia all'Albania, che non solo non risolvono il problema, ma sono anche un insulto all’intelligenza di chi, ogni giorno, affronta vere difficoltà.

In un Paese in cui le notizie di crimini, aggressioni e violenze si susseguono, la priorità del governo dovrebbe essere quella di proteggere i propri cittadini. Dovrebbe essere quella di rafforzare la sicurezza, potenziare le forze dell'ordine, migliorare i servizi sanitari. Invece, siamo costretti ad assistere a un'enorme operazione di marketing internazionale che serve solo a mantenere alta la bandiera della "leadership europea" della Meloni, senza che vi sia alcun beneficio concreto per chi vive ogni giorno la realtà del nostro Paese.

L'operazione Albania è l'ennesimo esempio di come questo governo sia incapace di affrontare le vere sfide che la società italiana sta vivendo. Mentre le risorse pubbliche vengono sprecate in iniziative che non hanno alcuna utilità per il benessere dei cittadini, chiunque abbia a cuore il futuro dell’Italia non può che provare vergogna per come vengono gestiti i nostri soldi. Non è solo un problema di spreco, è una questione di priorità completamente distorte.

E il problema più grande è che questa politica del "cerchiamo di fare tutto per tutti" è diventata una routine accettata, un'ipocrisia che rischia di farci affondare. Siamo diventati un Paese che non ha più il coraggio di indignarsi, che si accontenta di qualche apericena, di qualche viaggio all’estero, di qualche vacanza a basso costo. Ma il prezzo che stiamo pagando è altissimo. Non ci possiamo permettere più di rimanere in silenzio mentre l'Italia continua a essere messa in ginocchio dalle scelte di un governo che preferisce sprecare soldi per una politica di facciata anziché occuparsi dei veri bisogni della gente. Non possiamo più tollerare che le nostre risorse vengano dissipate per alimentare il consenso elettorale di chi ha perso ogni contatto con la realtà.

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