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Chez Nous | 21 ottobre 2024, 08:00

Frustrazione rifiuti

Tasse e imposte aumentano. Vorrei sapere Vorrei sapere come fa la Meloni a dire che non mette le mani nelle nostre tasche

Frustrazione rifiuti

Un lettrice mi scrive disperata: “Mi hanno recapitato il bollettino per il pagamento della Tari. La bolletta è di circa 50 euro maggiore di quella dello scorso anno. Vorrei sapere come fa la Meloni a dire che non mette le mani nelle nostre tasche. Certo: taglia i fondi ai Municipi, i quali a loro volta sono costretti ad aumentare tasse e imposte ai cittadini. La Meloni vuole aumentare le accise. Gli aumenti si ripercuotono sui costi dei trasporti, che per ammortizzarli i gestori scaricano sui consumatori ultimi della catena. E la Meloni dice che non mette le mani nelle tasche dei cittadini. Ma la mia pensione rimane ferma. Io vivo con la pensione di mio marito, che era una buona pensione quando lui è andato in pensione, ma ora il suo potere d’acquisto è pressoché dimezzato. E la Meloni che fa? Aumenta, aumenta, salassa, salassa, ed i pensionati del ceto medio stanno rapidamente entrando nella fascia del ceto povero. Cosa possiamo fare?”

Lettra firmata

Gentile Lettrice,

Comprendo appieno la sua frustrazione di fronte all’aumento della Tari, che ha colpito molti cittadini di Aosta e ha suscitato giustificate preoccupazioni. Il suo messaggio mette in luce una realtà che tocca da vicino molte famiglie, soprattutto quelle con redditi fissi, come nel caso dei pensionati.

L’aumento della tassa sui rifiuti, mediamente pari al 18%, è attribuibile a fattori diversi, come spiegato dall'amministrazione comunale. Tra questi, l’inflazione che ha colpito costi di materie prime, energia e servizi, così come l’aumento delle spese di gestione. La necessità di coprire integralmente i costi del servizio di raccolta rifiuti è un obbligo di legge, ma è evidente che questa situazione pesa notevolmente sulle tasche dei cittadini.

Le scelte politiche a livello nazionale, come quelle riguardanti i tagli ai fondi per i municipi, amplificano queste difficoltà. È comprensibile sentirsi dire che il governo non "mette le mani nelle tasche" dei cittadini, mentre in realtà le scelte fiscali e di bilancio impattano direttamente sulla capacità dei comuni di gestire i servizi essenziali senza gravare eccessivamente sulle famiglie.

In questo contesto, è essenziale che le amministrazioni locali comunicano in modo chiaro e trasparente le ragioni di tali aumenti e cercano di garantire servizi efficienti e sostenibili. La sfida è enorme, e mentre l’inflazione e gli aumenti dei costi di gestione rappresentano fattori esterni difficili da controllare, è fondamentale che si cerchino soluzioni alternative e strategie per mitigare l'impatto sui cittadini.

Cosa possiamo fare, allora? È importante che i cittadini si facciano sentire. Partecipare a incontri pubblici, esprimere le proprie preoccupazioni agli amministratori locali e far sentire la propria voce attraverso i canali appropriati sono tutti passi fondamentali per stimolare un dialogo costruttivo. Inoltre, le associazioni di categoria e i gruppi di cittadini possono svolgere un ruolo attivo nell’interpellare le istituzioni per trovare soluzioni più sostenibili.

In definitiva, mentre affrontiamo questo difficile momento, è fondamentale rimanere uniti e attivi nel cercare risposte e nel chiedere politiche più giuste e sostenibili. La sua esperienza, insieme a quella di tanti altri, deve servire da monito per le istituzioni affinché non perdano mai di vista il benessere dei cittadini. pi.mi.


 

piero.minuzzo@gmail.com

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