Il G7 Agricoltura di Ortigia è diventato un’importante occasione per la promozione internazionale delle eccellenze agroalimentari italiane, e tra i protagonisti spicca la Fontina DOP, fiore all’occhiello della produzione valdostana. La presenza del Consorzio Produttori e Tutela della Fontina DOP all’evento sottolinea l’impegno nel valorizzare un prodotto che rappresenta non solo un simbolo della Valle d’Aosta, ma un esempio di eccellenza casearia che combina tradizione, innovazione e sostenibilità. Durante i giorni del summit, che vede la partecipazione di rappresentanti dei Paesi del G7 e delle istituzioni europee, la Fontina DOP ha giocato un ruolo chiave non solo con degustazioni, ma anche in discussioni strategiche sui mercati globali e la tutela delle Indicazioni Geografiche (IG).
La Fontina DOP, uno dei formaggi italiani più antichi e apprezzati, incarna la storia e la cultura della Valle d'Aosta. Prodotta esclusivamente con latte intero crudo di bovine alimentate nei pascoli alpini, la Fontina si distingue per le sue caratteristiche organolettiche, profondamente legate al territorio montano. Il Consorzio Produttori e Tutela della Fontina, da sempre impegnato nella protezione e promozione di questo formaggio unico, ha scelto il palcoscenico del G7 per ribadire l'importanza delle Indicazioni Geografiche e per sottolineare quanto sia fondamentale la protezione internazionale del marchio DOP.
Come ha dichiarato Andrea Barmaz, Presidente del Consorzio (nella foto), circa il 15% della produzione di Fontina viene attualmente esportato, con gli Stati Uniti come mercato principale, seguiti da Francia, Germania e Regno Unito. Tuttavia, ci sono ancora sfide da affrontare per espandersi in nuovi mercati, come la Cina, dove i prodotti DOP incontrano ostacoli normativi e commerciali. La partecipazione del Consorzio al convegno internazionale “Indicazioni Geografiche: uno strumento di cooperazione internazionale” ha evidenziato quanto sia cruciale sviluppare strategie di tutela e promozione nei Paesi in via di sviluppo, dove le Indicazioni Geografiche possono rappresentare una risorsa importante per la crescita economica e la valorizzazione del territorio.
Il tema della tutela internazionale delle DOP è centrale nel dibattito, soprattutto alla luce delle crescenti tensioni commerciali che potrebbero minare la posizione di prodotti italiani come la Fontina. Antonio Auricchio, Presidente di AFIDOP (Associazione Formaggi Italiani DOP e IGP), ha espresso preoccupazione per le barriere che spesso limitano l’accesso ai mercati esteri, e ha sottolineato la necessità che il G7 riapra un dialogo sul libero scambio per proteggere le filiere agroalimentari. L’agroalimentare di qualità è, infatti, non solo una risorsa economica, ma anche un modo per preservare la cultura e le tradizioni di un territorio.
La Fontina DOP ha trovato uno spazio di rilievo anche al Cheese Bar, un’iniziativa di AFIDOP che unisce il mondo della tradizione casearia a quello della mixology. L’abbinamento della Fontina con il cocktail “Gassa d’Amante”, scelto dall’esperta Valentina Bergamin per esaltarne le note dolci, è solo uno degli esempi di come il formaggio valdostano possa essere reinterpretato in chiave contemporanea, senza mai perdere il suo legame con la tradizione.
All’interno del padiglione “Casa Italia DOP IGP”, la Fontina è stata protagonista di degustazioni in purezza, un’occasione unica per far conoscere ai partecipanti il sapore autentico di questo prodotto DOP, insieme a oltre 80 consorzi di tutela italiani. Questa iniziativa dimostra come la Valle d’Aosta, attraverso la sua Fontina, sia capace di inserirsi con successo nel contesto delle eccellenze agroalimentari di livello mondiale, confermando il valore dei prodotti locali nel panorama internazionale.
La partecipazione al G7 Agricoltura rappresenta dunque non solo un’opportunità per promuovere la Fontina sui mercati esteri, ma anche per ribadire l'importanza della produzione agroalimentare della Valle d'Aosta, che continua a essere un esempio di come qualità, tradizione e innovazione possano convivere armoniosamente, portando benefici economici e culturali all'intera regione.