/ CRONACA

CRONACA | 01 settembre 2024, 16:32

Vergogna istituzionale: il sessismo dilagante offende le donne e la Valle d'Aosta

Il capogruppo della Lega condivide i beceri insultì dei coscritti alla dignità delle donne

L'auto rosa, con le scritte oscene, che tanto piace a Manfrin poteva o può circolare? L'assetto non è certo rispettoso del Codice della strada. Che dirà Salvini. Da evidenziare che nell'altra fiancata ci sono scritte tipo...sputi o ingoi…

L'auto rosa, con le scritte oscene, che tanto piace a Manfrin poteva o può circolare? L'assetto non è certo rispettoso del Codice della strada. Che dirà Salvini. Da evidenziare che nell'altra fiancata ci sono scritte tipo...sputi o ingoi…

Il commento di Andrea Manfrin, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Valle d'Aosta, ha suscitato un’ondata di indignazione e sconcerto. Con la sua recente pubblicazione sui social, in cui esprime soddisfazione per la presenza di scritte sessiste su un’auto dei coscritti, Manfrin ha dimostrato una mancanza di rispetto non solo per le donne, ma anche per il ruolo istituzionale che ricopre. Le scritte in questione, volgari e profondamente offensive, non solo perpetuano stereotipi degradanti, ma rafforzano una cultura che minimizza la violenza e il sessismo.

Il Partito Democratico della Valle d'Aosta ha espresso una ferma condanna per le parole di Manfrin, sottolineando come un rappresentante delle istituzioni non possa avallare, né tanto meno glorificare, un linguaggio violento e sessista. È inaccettabile che un consigliere regionale, che dovrebbe promuovere i valori di rispetto e uguaglianza, utilizzi invece la propria piattaforma per veicolare messaggi che ledono la dignità delle donne.

La vicenda dimostra, tragicamente, come ancora ci sia molto lavoro da fare in termini di educazione e sensibilizzazione, soprattutto tra le nuove generazioni. Le scritte sulle auto dei coscritti, definite "oscene" dal PD VdA, sono un segno di una mentalità arretrata che persiste, nonostante il passare del tempo e le battaglie per i diritti delle donne. Non basta denunciare queste espressioni di sessismo, è necessario agire con fermezza per prevenire che atteggiamenti simili continuino a ripetersi.

Il PD VdA ha giustamente sottolineato l’importanza di un’educazione all’affettività nelle scuole, come strumento per promuovere il rispetto reciproco e contrastare alla radice queste manifestazioni di odio e pregiudizio. È un impegno che deve essere preso con urgenza, perché il cambiamento culturale inizia dai giovani, e solo attraverso una costante azione educativa possiamo sperare di eliminare il sessismo dalle nostre comunità.

Il post delle polemiche e delle offese sessiste

Anche le Donne Democratiche della Valle d’Aosta hanno espresso il loro sdegno per quanto accaduto. Clotilde Forcellati e Lorella Verrastro, rappresentanti della Conferenza delle Donne Democratiche, hanno ribadito la necessità di condannare con forza questi episodi, auspicando che non si ripetano mai più. La dignità delle donne non può essere messa in discussione, soprattutto da parte di chi dovrebbe rappresentare tutti i cittadini, indipendentemente dal genere.

È inaccettabile che nel 2024 ci si debba ancora confrontare con atteggiamenti sessisti, tanto più se provengono da chi ricopre cariche istituzionali. Le parole di Manfrin sono un triste promemoria di quanto sia ancora radicata la cultura del sessismo nel nostro Paese, e di quanto sia urgente continuare a lottare per un futuro di reale parità e rispetto.

pi.mi.

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore