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Consiglio Valle Comuni | 23 luglio 2024, 11:11

L'Autonomia deteriorante

Da venerdì 20 luglio è partita la raccolta firme per il referendum contro l’autonomia differenziata, una battaglia cruciale che, sorprendentemente, non sembra suscitare interesse in Valle d’Aosta

L'Autonomia deteriorante

Nella nostra Regione Autonoma, quasi tutte le forze politiche, tanto quelle favorevoli quanto quelle contrarie all’autonomia differenziata, restano silenziose. Questo silenzio potrebbe sembrare una scelta strategica o una semplice indifferenza, ma rischia di trascurare un tema di fondamentale importanza per la nostra comunità.

L'autonomia differenziata (per me deteriorante) proposta da Meloni, Salvini e Calderoli non riguarda solo le regioni con un’autonomia ordinaria, ma ha implicazioni anche per le regioni con uno status speciale come la Valle d’Aosta. Infatti, la proposta di autonomia differenziata, sebbene possa sembrare un’opportunità per alcune aree, rischia di erodere l'autonomia speciale che abbiamo faticosamente conquistato e consolidato nel tempo.

Ma che cos’è esattamente l’autonomia differenziata e perché è così importante contrastarla? In termini semplici, l’autonomia differenziata prevede che le Regioni possano acquisire competenze e risorse aggiuntive in base alle loro esigenze e richieste specifiche, andando così a creare una spaccatura tra territori. Questo significa che regioni come la Lombardia e il Veneto, che hanno risorse economiche e capacità amministrativa superiori, potrebbero ottenere maggiori risorse e poteri, mentre altre regioni, meno sviluppate o con meno risorse, rischierebbero di trovarsi svantaggiate. Quindi si tratta più che di autonomia differenziata di autonomia deteriorante.

Questa proposta, oltre a creare disuguaglianze tra i territori, rischia di compromettere i servizi essenziali come sanità, istruzione e trasporti pubblici. I cittadini non avrebbero più accesso uniforme a questi servizi, ma dipenderebbero dalla regione in cui vivono, aumentando le disparità e creando cittadini di “serie A” e cittadini di “serie B”. Questo non è solo un problema di equità, ma di giustizia sociale.

L'autonomia differenziata, quindi, non deve essere confusa con l’autonomia speciale che caratterizza la Valle d’Aosta. Quest'ultima, infatti, garantisce diritti e competenze specifici che rispondono alle peculiarità della nostra regione, consentendoci di mantenere un equilibrio tra autonomia e coesione nazionale. L’autonomia speciale è un riconoscimento delle nostre specificità culturali, linguistiche e geografiche, e ha permesso di costruire un sistema che, seppur imperfetto, cerca di rispondere alle esigenze dei valdostani in modo equo e solidale.

Al contrario, l’autonomia differenziata di Calderoli rischia di erodere questi principi fondamentali e di spezzare l’unità del nostro paese, incrementando le disuguaglianze e indebolendo la solidarietà tra le diverse regioni. Questo non è solo un problema teorico, ma una questione concreta che potrebbe influire su come i servizi vengono distribuiti e su come le risorse vengono allocate.

Per queste ragioni, è fondamentale che anche in Valle d’Aosta si faccia sentire la voce di chi è contrario a questo modello di autonomia spacca-Italia. Non possiamo permettere che il silenzio prevalga su una questione così cruciale. È importante partecipare alla raccolta firme e sostenere con forza la battaglia contro l’autonomia differenziata, affinché i diritti dei cittadini e l'unità del nostro paese siano preservati.

La Valle d’Aosta, con la sua autonomia speciale, ha il dovere di difendere un modello che ha dimostrato di funzionare e di garantire una coesione tra i territori. Non lasciamo che un progetto divisivo comprometta ciò che abbiamo costruito e l’equità del nostro sistema. La partecipazione di tutti è essenziale per difendere i nostri diritti e il nostro futuro comune. Firmiamo contro l’autonomia differenziata e diciamo un deciso no alla creazione di cittadini di serie A e B.

piero.minuzzo@gmail.com

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