Il testo, composto di quattro articoli, è stato presentato dal gruppo Progetto Civico Progressista il 20 giugno 2024 ed è stato approvato nel nuovo testo predisposto dalla quinta Commissione consiliare.
L'Assemblea ha anche respinto, con 18 voti di astensione (UV, FP-PD, PlA, SA) 14 a favore (PCP, Lega VdA, RV, FI, GM) un ordine del giorno del gruppo PCP riguardante le segreterie scolastiche.
Le relazioni d'Aula
«Dopo le varie notizie che si susseguivano sul mancato espletamento del concorso per dirigenti scolastici per l'avvio dell'anno scolastico - ha ricordato la Consigliera Erika Guichardaz (PCP) -, il 20 giugno il nostro gruppo ha depositato questa proposta di legge per garantire un regolare, sereno e proficuo avvio del prossimo anno scolastico, prevedendo un supporto ai dirigenti scolastici e alle segreterie delle istituzioni secondarie di secondo grado. La situazione in cui versano le scuole regionali è particolarmente critica, a causa dell’elevato numero di reggenze, ovvero l’assegnazione a un dirigente di una ulteriore scuola, priva del titolare, oltre alla propria, che comporta notevoli difficoltà gestionali e organizzative sia delle sedi di titolarità dei dirigenti che di quelle assegnate in reggenza. Nello specifico, la situazione che si prospetta alla data del primo settembre 2024 nelle scuole valdostane è la seguente: su un totale di 26 istituzioni scolastiche, comprensive del Centro regionale per l’istruzione degli adulti (Cria) che sarà attivato come istituzione autonoma a decorrere dall'anno scolastico 2024-2025, solo 14 disporranno di un titolare. Le restanti 12 istituzioni saranno assegnate in reggenza a uno dei predetti 14 dirigenti. Dirigenti titolari diminuiti rispetto alla presentazione di questa proposta a seguito delle operazioni di mobilità interregionale verso le scuole del restante territorio nazionale, i cui esiti si sono conosciuti a metà luglio 2024 e che potevano essere ancora più drammatici viste le domande presentate che in qualche modo rilevano una situazione di sofferenza del nostro sistema di istruzione.»
«Gli ultimi dirigenti - ha aggiunto la Consigliera - sono stati immessi in ruolo nell’anno scolastico 2019-2020: a partire da tale data, le mobilità e i pensionamenti ne hanno progressivamente eroso il numero, in assenza di nuove assunzioni a causa del completo esaurimento della graduatoria del concorso svoltosi nel 2018. Per cominciare a porre qualche rimedio a questo problema, a decorrere dal 2022-2023, il Ministero dell’istruzione ha previsto la possibilità di esonerare dall’insegnamento, a tempo intero o parziale, docenti in servizio presso le istituzioni scolastiche assegnate in reggenza. In Valle d’Aosta si è data applicazione alla normativa statale, ma ciò non è risultato sufficiente ad assicurare un sempre efficace coordinamento delle istituzioni scolastiche, stante la necessità per i dirigenti di operare su due scuole, a volte a elevata complessità. A completamento di questo quadro si evidenziano le criticità legate alla mancanza del personale delle segreterie delle istituzioni scolastiche e degli uffici della Sovraintendenza agli studi, che hanno, di fatto, reso caotico l'avvio degli ultimi anni scolastici. Per questo motivo la nostra proposta di legge prevedeva anche un supporto alle segreterie delle istituzioni secondarie di secondo grado. Un supporto per ora con l'assunzione a tempo determinato di assistenti amministrativi-contabili: purtroppo questo supporto non è stato preso in considerazione dalla maggioranza, che con un emendamento - che non ci trova assolutamente d'accordo - lo ha cancellato, nonostante sia stato confermato dai dirigenti che hanno inviato una nota in Commissione.»
«Il testo di legge è il risultato di un lavoro organico fatto in quinta Commissione - ha premesso il relatore di maggioranza, Andrea Padovani (FP-PD) -: gli emendamenti recepiti nel documento, sono stati presentati dal Governo, cercando di raccogliere le suggestioni provenienti dal mondo della scuola e da tutti i soggetti, comprese anche le proponenti del provvedimento legislativo. L'obiettivo è quello di prevedere un supporto ai dirigenti reggenti delle istituzioni scolastiche e di quelle educative. È noto che il ritardato espletamento, da parte del Ministero dell'istruzione, del concorso per dirigenti scolastici ha lasciato le scuole regionali in una situazione particolarmente critica, causata dall'alto numero di reggenze. Il testo di legge vuole dare una risposta concreata alla necessità di rafforzare il sostegno amministrativo e organizzativo nell'ambito delle attività didattiche dei dirigenti reggenti.»
Il Consigliere ha quindi illustrato gli emendamenti proposti dall'Assessore e inseriti nel testo licenziato dalla Commissione: «Si è ritenuto opportuno aggiungere un ulteriore semi esonero dall’insegnamento del personale docente agli esoneri e/o semi esoneri previsti nel testo depositato, al fine di consentire al dirigente scolastico reggente di avere a disposizione un contingente complessivo maggiore da poter eventualmente utilizzare anche per la sede di titolarità e non solo di reggenza. Questo emendamento è stato particolarmente apprezzato dai dirigenti scolastici perché questo contingente può essere gestito in autonomia da parte loro nell'attribuzione delle risorse. Inoltre, le istanze di esonero o semiesonero dovranno essere inoltrate dai dirigenti scolastici titolari di un incarico di reggenza alla Sovraintendenza agli studi entro il 19 agosto 2024: si è ritenuto opportuno assegnare un periodo di tempo maggiore per verificare gli aspetti organizzativi e il grado di complessità delle istituzioni scolastiche ed educative interessate prima di presentare le eventuali istanze di esonero o di semi esonero. Un altro elemento importante è quello delle istituzioni scolastiche educative: è una precisazione utile a ricomprendere il Convitto Federico Chabod inserito, appunto, nelle istituzioni scolastiche ed educative. L'articolo 3 della proposta di legge che prevedeva un supporto alle segreterie scolastiche è stato abrogato a causa della mancanza di specifica copertura finanziaria.»
Il dibattito in Aula
«Guardiamo con attenzione ad ogni iniziativa che favorisce l'avvio dell'anno scolastico e volta ad evitare rallentamenti e problemi - ha osservato il Consigliere Simone Perron (Lega Vallée d'Aoste) -. Si sarebbe potuto intervenire con atti amministrativi anziché lanciarsi in una produzione normativa aggiuntiva. Un'azione che, più che concertata tra i componenti della maggioranza e quelli della minoranza che oggi hanno presentato il testo in qualità di relatori, sembra un derby tutto a sinistra. Comunque, poco importano le modalità, noi sosteniamo il supporto dato alle scuole e voteremo a favore della norma.»
Per il Capogruppo di Pour l'Autonomie, Aldo Di Marco, «questo provvedimento dà soluzioni alle problematiche dell'alto numero di reggenze nelle scuole, che hanno determinato una situazione di criticità perché rappresentano quasi il 50% del totale complessivo. Ad oggi, non è nota la tempistica di svolgimento delle prove concorsuali per il reclutamento dei dirigenti scolastici: è quindi importante intervenire in maniera efficace attraverso la possibilità di chiedere l'esonero e il semi esonero dall'insegnamento per poter utilizzare il personale docente a supporto del dirigente scolastico. Un provvedimento temporaneo che consentirà di mantenere l'alto standard offerto dalle nostre scuole e favorirà il benessere del personale e degli studenti.»
L'Assessore al sistema educativo, Jean-Pierre Guichardaz, ha sottolineato che «il risultato finale di questo percorso normativo è il frutto di un confronto interessante fatto con i dirigenti scolastici e i sindacati sulla questione delle reggenze. Purtroppo, visti i ritardi da parte del Ministero nell'espletamento del concorso nazionale, dovremo aspettare il prossimo anno scolastico per inserire i vincitori nelle nuove sedi di assegnazione e per quest'anno siamo obbligati a ricorrere nuovamente alle reggenze. Il nuovo testo di Commissione vuole risponde al sovraccarico di responsabilità e di lavoro posti in capo ai dirigenti titolari e reggenti. Non sarebbe stato possibile intervenire sulla materia solo con atti amministrativi. Infatti, le risorse previste erano solo per quelle delle sedi a reggenza e non per quelle con titolarità e si è potuto modificare la situazione solo attraverso la scrittura di una norma. Il testo è degno di nota e accoglie le giuste richieste da parte di tutto il mondo della scuola.»