/ Vite in ascesa

Vite in ascesa | 31 maggio 2024, 08:00

BEC DAUPHIN

di Lodovico Marchisio Foto di Roberta Maffiodo

Sentiero d'accesso via normale al Bec Dauphin

Sentiero d'accesso via normale al Bec Dauphin

Bec Dauphin si trova a una quota di 870 metri, a pochi passi da Perosa Argentina in Val Chisone, dove, sulla strada che sale al Sestriere, se si presta attenzione, alla destra di chi sale, è impossibile non notare un caratteristico becco roccioso, tutto protetto da una rete di contenimento per scongiurare, quando sono stati effettuati i lavori, un rilevato pericolo di frana.

Le vie di roccia dirette sul torrione (con passaggi di IV grado – scala UIAA corrispondenti a difficoltà di AD+), che salivano dal basso e compiute dal sottoscritto in solitaria il 10 novembre 1962 a soli 15 anni e un anno dopo su una via più logica, il 21 luglio 1963 a 16 anni, da tempo non sono più percorribili perché c’è assoluto divieto di arrampicare sulla rete protettiva posta dalla ditta specializzata che ha operato per la messa in sicurezza della parete rocciosa attraverso interventi di disgaggio e bonifica.

L’attuale unica via per salire agevolmente alla cima, digressioni escluse, è quella attraverso la strada che parte poco sotto la piccolissima borgata di Ciapella, parcheggiando a lato del torrente che porta lo stesso nome della borgata, sul cui letto vi sono lavori anche qui per la sicurezza del territorio e per prevenire alcune piene improvvise.

Segnaletica del Bec Dauphin

Da qui si attraversa il rio Ciapella, aiutandosi con alcune pietre affioranti, per poi immettersi su una pista forestale, che conduce prima in piano nel bosco, poi in discesa su un largo prato e poi per il raccordo finale del sentiero che, con agevoli gradini di legno, conduce in breve sulla sommità, ove vi è il rudere della fortificazione con una vetrata che, insieme a una barriera protettiva, conduce a un largo parapetto che protegge dal vuoto assoluto che incombe sul lato della statale sottostante. Situata sopra il rudere del descritto Bec Dauphin, la borgata si è mantenuta intatta nel tempo e segnava l'antico confine di stato. Vi è (per allungare decisamente il percorso) un’interessante proposta di “Gulliver” (che riporto tale e quale):

Si parte da Pomaretto, nei pressi del ponte sul Chisone, e imboccata a destra la stradina per Pons, si raggiunge la piccola borgata attraversata da un bel sentiero. Si prosegue su un sentiero che entra nel bosco e con una ripida salita raggiunge il Roccio d’la Pacalo, spuntone roccioso a picco sulla vallata. Si prosegue lungo il sentiero raggiungendo la borgata Gataudia.

Si attraversa la borgata dove, tra le case, si trova un gigantesco castagno; quindi si scende per qualche centinaio di metri lungo la carrareccia di accesso. Sulla destra, si imbocca il sentiero che, in breve, riporta a valle nei pressi del lago artificiale di Jartousiere. Si attraversa il ponte e la SR 23, proseguendo per la stradina asfaltata di fronte (cartello per il Bec Dauphin) che raggiunge una croce in pietra. Si va a destra e, seguendo il sentiero, si raggiunge un bivio.

In vetta al Bec Dauphin

Con la traccia di destra, in pochi minuti ci si porta sotto allo sperone roccioso del Bec Dauphin, dove sorgono i resti delle fortificazioni (antico confine del Delfinato), che si raggiunge per un ripido sentierino. Ritornati alla base dello sperone, invece di ritornare al bivio, seguire una vaga traccia che punta evidente verso la borgata Ciapella, poco più a monte, riportandosi sul sentiero principale all’ingresso dell’abitato. La mulattiera si snoda in salita tra le case e perviene a una carrareccia che si segue fino ad incrociare sulla sinistra un evidente sentiero. Percorrendolo attraverso il bosco, si raggiunge quindi una stradina asfaltata: la si percorre in salita per poche centinaia di metri fino a raggiungere le case di Briere. Un sentierino scende sulla destra in pochi minuti a Poetti. Raggiunto l’asfalto, scendere lungo la strada e, raggiunta la borgata Breire per una bella carrareccia nel bosco, quindi ormai purtroppo definitivamente sull’asfalto, si tocca Chialme e si ritorna a Perosa Argentina.

Dettagli

  • Dislivello: 550 m
  • Quota partenza: 614 m
  • Quota vetta: 870 m
  • Esposizione: Nord
  • Grado: E (escursionistica)

Dalla statale come appare il Bec Dauphin

Relazione tecnica - Via più breve alla cima:

  • Nome montagna: Bec Dauphin
  • Quota: 870 m
  • Cenni generali: Vedi tutta la parte iniziale della descrizione
  • Difficoltà: Facile (non sporgersi, tantomeno scavalcare il parapetto una volta giunti in cima)
  • Accesso valido per tutte le varianti sul lato alto del percorso: Da Pinerolo seguite la SP 23 in direzione Sestriere fino a Perosa Argentina. Superato l’abitato, girate a destra seguendo l’indicazione Borgata Brandoneugna. Nei pressi di questo incrocio potrete vedere lo sperone del Bec Dauphin. Da qui proseguite seguendo le indicazioni verso Borgata Ciapella. Nei pressi del bivio per la Borgata Crosie, potete lasciare l’auto e proseguire a piedi in direzione Borgata Ciapella. Dopo circa 100 m, troverete, alla vostra sinistra, una strada sterrata: percorretela per circa 200 m fino ad arrivare ai resti della fortificazione di Bec Dauphin.
  • Dislivello totale: 150 m
  • Fattibile in giornata: Sì
  • Consigliabile: moltissimo per la particolarità del luogo e del pinnacolo roccioso
  • Ore andata: 0,20 h
  • Ore ritorno: 0,15 h (a passo lento)
  • Totale ore: 0.35 h
  • Discesa: Lo stesso di quello scelto per la salita.

ascova

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore