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Vite in ascesa | 02 maggio 2025, 06:48

LA ROCCA SBARUA - UN POSTO DA FAVOLA

Un pensiero di gratitudine va infine ai gestori del rifugio, Silvio Farinetti e Flavia Rol, per l'impegno e l'ospitalità. L'assistenza offerta nei momenti di difficoltà – come nel caso di un'escursione resa particolarmente impegnativa dal maltempo – testimonia non solo la loro disponibilità, ma anche la filosofia di accoglienza che anima ogni vera struttura alpina

La scalinata che conduce al rifugio - ph: Walter Marchisio e Roberta Maffiodo

La scalinata che conduce al rifugio - ph: Walter Marchisio e Roberta Maffiodo

Ci sono luoghi nel mondo, nascosti appena dietro la porta di casa, che sanno incantare per la loro bellezza autentica. Se solo si avesse la pazienza di conoscerli a fondo, si scoprirebbe quanto possa essere straordinario ciò che ci circonda. Tra questi luoghi si annovera il Rifugio Melano, noto anche come Casa Canada, di proprietà del CAI Sezione di Pinerolo. Situato in un ambiente naturale ideale, il rifugio rappresenta una meta perfetta per una piacevole passeggiata, arricchita da un'ottima cucina e circondata da uno dei terreni di arrampicata più rinomati della zona.

Raggiungere il Rifugio Melano è semplice. Partendo dalla Borgata Dairin, che costituisce l'accesso più frequentato, è sufficiente calcolare circa 40 minuti di cammino a passo normale per escursionisti abituati, oppure circa un'ora a passo molto lento, adatto anche a bambini, anziani o a chi desidera riprendere gradualmente l’attività fisica dopo un infortunio o un periodo di inattività. Nei pressi del rifugio è presente anche un piazzale adibito all'atterraggio di elicotteri, a testimonianza della sua accessibilità in caso di emergenze.

La storia del Rifugio Melano affonda le sue radici nel passato. Il primo rifugio, ora smantellato, fu costruito nel 1971 grazie a un lascito testamentario di Giuseppe Melano, detto “Lupo”, socio del CAI Pinerolo. Nel 2006, per le Olimpiadi Invernali di Torino, fu realizzata una struttura rappresentativa del Canada e della British Columbia. Dopo i giochi olimpici, invece di demolirla, si decise di recuperarla: nel 2007 venne smontata, trasportata e stoccata a San Pietro Val Lemina, per poi essere ricostruita nella primavera 2008 presso il sito di Rocca Sbarua, rinomato luogo di arrampicata nelle vicinanze di Pinerolo.

Da questo progetto è nata Casa Canada, oggi conosciuta come Rifugio Melano: una struttura donata inizialmente alla Città di Torino e successivamente destinata alla Comunità Montana Pinerolese Pedemontano. Attualmente è gestita dal CAI Sezione di Pinerolo.

Il rifugio si trova a 1060 metri di altitudine ed è raggiungibile attraverso una breve e facile passeggiata. L’itinerario parte da Pinerolo centro, seguendo la SR23 in direzione Sestriere, con deviazione verso San Pietro Val Lemina e poi proseguendo per la località Talucco. Dopo aver superato il ponte sul Torrente Lemina, si continua lungo una strada asfaltata fino a un cartello che indica Crò. Prima degli ultimi tornanti, si svolta a destra verso la Borgata Dairin, dove è possibile parcheggiare, facendo attenzione a non occupare i posti riservati ai residenti. Da lì, attraversando l'abitato di Dairin, si imbocca una mulattiera che raggiunge il Colle Ciardonet; poi, scendendo lungo una strada sterrata chiusa al traffico e percorrendo un sentiero boscoso, si arriva infine al rifugio.

Dominatrice silenziosa del paesaggio è la Rocca Sbarua, autentico monumento naturale che si erge con fattezze suggestive e inquietanti. Il suo nome, che in piemontese significa "spavento" o "roccia che spaventa", ben descrive l’impatto che suscita alla vista. La Rocca Sbarua ospita oltre 200 vie d'arrampicata attrezzate, attirando appassionati da ogni dove. Tra i settori più celebri spicca la falesia Meteora, sede di storiche vie come lo Spigolo Bianciotto, autentico simbolo dell’arrampicata pinerolese.

In vetta alla Rocca Sbarua

Un pensiero di gratitudine va infine ai gestori del rifugio, Silvio Farinetti e Flavia Rol, per l'impegno e l'ospitalità. L'assistenza offerta nei momenti di difficoltà – come nel caso di un'escursione resa particolarmente impegnativa dal maltempo – testimonia non solo la loro disponibilità, ma anche la filosofia di accoglienza che anima ogni vera struttura alpina.

Lodovico Marchisio

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