“Le dichiarazioni rese oggi dal Governatore Panetta nelle considerazioni finali del Rapporto Bankitalia confermano l’analisi della Cisl su un mercato del lavoro caratterizzato da una significativa crescita dell’occupazione, in particolare di quella stabile, ma anche da un perdurante e profondo deficit di competenze.”. E’ quanto sottolinea il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra.
“Occorre rilanciare i salari, elevare la qualità del lavoro, includere milioni di Neet e tanti giovani e donne che restano ai margini del sistema produttivo. Per farlo bisogna restare lontani dalle demagogie e andare a incidere su quei nodi che giustamente Panetta ha evidenziato, a partire dal deficit di produttività che blocca il nostro Paese da decenni.
La via maestra passa per la valorizzazione della contrattazione decentrata, per rinnovi tempestivi dei contratti nazionali scaduti, per un rinnovato protagonismo del lavoro nelle scelte e negli utili d’impresa e relazioni industriali maggiormente partecipative in modo da incrementare e redistribuire la produttività riallocandola su buste paga e orari di lavoro. Va condotta in porto una riforma fiscale autenticamente redistributiva a sostegno dei ceti medi e popolari e sbloccati gli investimenti pubblici e privati, a partire dal Pnrr, perché né il lavoro né la crescita si generano a colpi di decreti.
Elementi da mettere a sistema in un Patto Sociale , un grande accordo della responsabilità tra Governo e Parti Sociali che includa anche un forte investimento sulla formazione e le politiche attive per garantire protezione, sostegno al reddito e orientamento ai lavoratori e le lavoratrici che si ritrovano a cambiare lavoro. Solo attraverso un’azione concertata, che metta in sinergia ogni forza sociale responsabile e riformista del Paese, sarà possibile costruire un futuro di sviluppo sostenibile e inclusivo per tutti”.