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Vite in ascesa | 12 aprile 2024, 10:00

MONTE SAN GIORGIO: UN BALCONE UNICO SULLA PIANURA

di Roberta Maffiodo

Bacheca verso il monte San Giorgio

Bacheca verso il monte San Giorgio

Uscita dalla Clinica solo l’altro giorno, Lodovico - mio marito - mi ha già condotta in montagna a salire il Monte San Giorgio, sopra Piossasco, sito a 40 Km da Torino, facile di per sé, perché una stradina chiusa al traffico con una sbarra, conduce fino al pianoro sommitale, ma non pensando che ci sono ben 530 metri di dislivello, che nelle nostre condizioni di salute è stato un vero banco di prova. Camminare in un posto così bello, con il panorama pazzesco che si gode dalla vetta, è però veramente corroborante per lo spirito.

In più, questo territorio fa parte del Parco Naturale del Monte San Giorgio, totalmente di pertinenza della cittadina di Piossasco, che si estende per circa 377 ettari a una quota tra i 300 metri e gli 837 metri del monte medesimo e che rappresenta la propaggine più avanzata della catena alpina verso la pianura torinese.

La flora del Parco conta in tutto 434 specie delle quali molte sono di particolare interesse botanico. 

L'interpoderale verso la cima

L’itinerario che conduce alla cima del Monte San Giorgio si sviluppa all’interno dell’omonimo Parco d’interesse provinciale, nel quale sono presenti numerosi elementi interessanti di carattere ambientale, storico e archeologico. Il parco nasce nel 2004, in seguito a un incendio che distrusse parte dell’area boschiva e che costò la vita al giovane volontario David Bertrand. 

Il sentiero inizia su evidente stradina sterrata a media pendenza, la quale consente di raggiungere dopo una decina di minuti il colletto di San Valeriano. Una brevissima deviazione sulla destra conduce l’escursionista nei pressi dell’omonima cappella, risalente al XVII secolo. Riprendendo la carrozzabile, chiusa al traffico motorizzato, si seguono le indicazioni per il Monte San Giorgio, fino in cima.

Una volta arrivati nei pressi della sommità, si nota la cappella affrescata dedicata a San Giorgio. Il complesso religioso è di origine medievale e si possono notare diversi ruderi, a testimoniare la presenza del monastero benedettino. Dopo aver superato dunque le vestigia della cappella, si raggiunge in brevissimo tempo la Croce del Monte San Giorgio, da cui si può godere di un bellissimo colpo d’occhio su tutta la pianura torinese e pinerolese, con ampia veduta sulle montagne della Val Pellice, Valle Po e bassa Val di Susa.

Panoramaìica dalla vetta

Sulla cima vi è anche la presenza del Rifugio Lorenzo Nicola che è una struttura costruita dagli alpini intorno agli anni 60 del '900 e successivamente impiegata come appoggio per l'annuale festa del primo maggio. È giusto una struttura in cemento e mattoni, ma con un significato storico, perché dedicata alla memoria del tenente Lorenzo Nicola.

Non mi sono mai sentita così serena dal triste giorno in cui mi ero fatta male al ginocchio anche perché non sentivo più alcun dolore ed ero molto soddisfatta di aver raggiunto questa mia amata vetta. Ringrazio mio marito per avermi fatto tornare la voglia di continuare la “montagna terapia” visto che per me questo giorno è stato una rinascita. È ormai comprovato il benessere che si ricava da queste uscite, ma su un dislivello di tal genere le ore 1,30 segnate sul sentiero sono diventate 2.30 ore, che per l’andata e ritorno sono diventate al nostro passo da invalidi, 5 ore! Nella discesa, per abbreviare il percorso (credevamo), ci siamo addentrati su un sentiero molto ripido che ci ha bruscamente riportati alla realtà, ricordandoci che in montagna non si scherza e si devono sempre dosare le proprie forze, prima d’intraprendere qualunque tipo di percorso!

Scheda Tecnica (a cura di Lodovico Marchisio):

Nome Montagna: Monte San Giorgio

Quota: 837 m

Cenni generali: Montagna di elevazione modesta ma della massima importanza per il panorama unico che vanta sulla pianura e meta scelta per vedere le stelle cadenti nella notte di San Lorenzo ad agosto, per godersi appieno lo spettacolo oltre a posizionarsi in un luogo come questo non afflitto da inquinamento da luci con una ampia visuale per poter osservare la pioggia di meteore in tutto il suo splendore.

Difficoltà: Facile e rilassante ma lunga passeggiata su uno dei monti di bassa quota più panoramici che esistano in questa vallata .

Accesso: da Torino, prendi l'uscita verso Pinerolo/Colle Del/SS23/Sestriere, strada a pedaggio 10,6 km, prendi l'uscita Volvera verso Volvera per 400 m, entra in Strada Provinciale Piossasco/SP141 per2,8 km. Alla rotonda, prosegui dritto su Via Volvera, attraversa la rotonda per 1,2 km, alla rotonda prendi la 1ª uscita e prendi Via Volvera/SP589. Si consiglia di inserire il navigatore su: “Ca’ Dorina – Piossasco”.

Dislivello totale: 540 m

Ore andata: 2,30 h (con Roberta appena uscita da quasi 2 mesi di degenza in ospedale e casa di cura)

Ore ritorno: 2,30 h (a passo lento)

Totale ore: 5 ore

ascova

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