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CRONACA | 11 aprile 2024, 13:05

Malaffare superbonus 110 smascherato dalla GdF in Valle d'Aosta

Nel corso dell'operazione è stato eseguito un decreto di sequestro preventivo per oltre 1,9 milioni di euro, riguardanti crediti fiscali fittiziamente maturati

Carlo Iannuzzo, comandante GdF VdA

Carlo Iannuzzo, comandante GdF VdA

Un duro colpo al malaffare è stato inferto oggi dalla Guardia di Finanza di Aosta, con un'operazione volta a smascherare un'associazione criminale dedita a truffare sia privati che erogazioni pubbliche attraverso il cosiddetto "Superbonus 110". Nel corso dell'operazione è stato eseguito un decreto di sequestro preventivo per oltre 1,9 milioni di euro, riguardanti crediti fiscali fittiziamente maturati.

Le indagini, condotte in collaborazione con la Procura della Repubblica locale, hanno rivelato un'organizzazione criminale operante principalmente nel territorio valdostano. Al centro di questa associazione vi sono un architetto e un commercialista di Aosta, che avrebbero stretto un'alleanza con gli amministratori di una società di costruzioni con sede a Torino, assumendo il ruolo di general contractor.

Le accuse contro di loro spaziano dalla truffa ai danni di privati alla frode per il conseguimento di erogazioni pubbliche, passando per il riciclaggio e l'autoriciclaggio.

Il modus operandi prevedeva la cessione di crediti fiscali a fronte di lavori non ancora eseguiti, utilizzando il meccanismo dello sconto in fattura.

L'architetto aostano avrebbe agito da tramite tra i potenziali beneficiari del Superbonus 110 e l'impresa incaricata dei lavori, assumendo molteplici ruoli all'interno del processo. Il commercialista, invece, avrebbe garantito la legittimità dei crediti di imposta, mentre gli amministratori della società di costruzioni torinese avrebbero emesso le fatture necessarie per avviare il processo di generazione dei crediti.

Le indagini hanno preso avvio dalla querela presentata dai proprietari di un condominio di Aosta, che hanno scoperto di avere crediti fiscali relativi a lavori non eseguiti. Grazie alla collaborazione con l'Agenzia delle Entrate locale, le Fiamme Gialle hanno potuto raccogliere prove fondamentali per portare avanti le indagini.

Il procedimento penale è ancora nelle fasi preliminari, e mentre si attende il giudizio definitivo, è importante sottolineare che tutti gli indagati godono della presunzione di non colpevolezza.

Quest'operazione della Guardia di Finanza di Aosta mette in luce l'impegno e la professionalità delle forze dell'ordine nel contrastare il malaffare e proteggere l'integrità del sistema fiscale e delle risorse pubbliche, dimostrando che nessuno è al di sopra della legge e che chi commette frodi sarà perseguito con determinazione.

Pi/elca

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