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Vite in ascesa | 08 marzo 2024, 10:00

PUNTA MERCIANTAIRA

di Lodovico Marchisio

Punta Merciantaira

Punta Merciantaira

Questa bella cima, per escursionisti esperti, è collocata sulla Catena principale alpina, alla convergenza tra la Val Thuras (valle laterale della Val di Susa - comune di Cesana Torinese, provincia di Torino), la Valle del Guil (la valle comunemente chiamata Queyras, comune di Abriès) e la valle della Cerveyrette (comune di Cervières). Raggiunta Briancon, si gode di una vista globale sulla cittadina fortificata che tanto appaga l’occhio del turista e la si attraversa verso sud, prendendo la strada per il Col d’Izoard: all’altezza di Cervières la si abbandona per inserirsi a sinistra sulla rotabile per Les Fonts, attraversando il ponte sulla Cerveyrette.

Dopo circa 12 km si raggiunge la località di Les Fonts, al termine della strada, a tratti asfaltata e a tratti bianca, ma dal fondo comunque abbastanza buono e percorribile senza danni da tutti gli automezzi. Per godere appieno della magnificenza del luogo vi è la possibilità di pernottamento o anche solo di ristoro presso il confortevole rifugio; ampio lo spazio per parcheggiare. Si superano i casolari sulla destra e ci si dirige verso est, valicando il ponte di legno sul Torrente di Pierre Rouge.

Subito dopo, seguendo le segnalazioni, ci si immette sul sentiero di sinistra (il sentiero di destra porta al Col du Peas). Si costeggia la sponda sinistra idrografica del torrente, col ruscello che “mormoreggia” l’impercettibile linguaggio della natura e assorbe in pensieri rinfrancanti, perché lo spettacolo è così intenso da guidare il tuo spirito verso la meta, tanto da non avvertire nemmeno più la stanchezza della salita. Ci richiama alla realtà, dapprima un tratto ripido e sovente viscido per l’acqua di scolo, fino a guadagnare il fondo del lunghissimo vallone che si percorre integralmente. L’ambiente è ora più pietroso, ora più prativo, il torrente scorre alla sinistra più in basso. Lo si costeggia da vicino lungo una strettoia per risalire ad un pianoro erboso che di nuovo allarga il cuore, aprendosi la valle a ventaglio in un gioco di luci e ombre che allietano lo spirito.

Laghetto lungo il percorso

Superati alcuni avvallamenti e dossi, per sentiero a ripide serpentine su terreno franoso e detritico si guadagna il Col du Malrif (sudest), 2830 m. La traccia prosegue ripida alla sinistra e raggiunge il Pic du Malrif, 2906 metri a circa 3 ore dalla partenza. Il paesaggio è totalmente cambiato. Rocce e detriti diventano gli assoluti abitanti di queste altezze facendoci perdere di vista la lussureggiante vegetazione che sin qui ci ha accompagnati!

Si prosegue verso nord per una cresta che ancora di più richiede attenzione e ci distoglie dal “bucolico” sguardo che si cullava nel fresco alito di vento rigeneratore e che ci fa raggiungere di brutto il Col du Malrif (nordovest), 2888 m. La direzione è chiarissima, il sentiero bene individuato, la progressione abbastanza comoda. La larga e lunga dorsale ora erbosa, ora di detriti e rocce rotte, è chiamata dai francesi Crète aux Eaux Pendentes; con percorso a saliscendi che di nuovo ci rasserena con piccole cascatelle d’acqua che si confondono con steli di fiori bianchissimi che richiamano a un tappeto morbido e vellutato permettendoci di raggiungere la base del versante sud e, con un ultimo strappo su ripidi sfasciumi e residui nevai, finalmente la cima della Punta Merciantaira, 3293 m. (Grand Glaiza per i francesi). Tempo totale 4,30 h circa.

In vetta un grosso ometto di pietre mezzo distrutto ci conferma l’arrivo in ima e nel contempo ci permette di volgere lo sguardo verso uno splendido panorama a 360°, dal lontano Monte Bianco, alle vette del Monte Rosa, al Monviso, al Pic de Rochebrune, al Delfinato. L’itinerario di discesa segue la traccia di salita; per non risalire al Pic du Malrif lo si può evitare scendendo direttamente a destra per tracce sugli sfasciumi dal Col du Malrif nordovest, e ricongiungersi più in basso al sentiero di salita. Rimane da ripercorrere il lunghissimo vallone, di poca pendenza e che al ritorno, essendo più stanchi, sembra non finire mai. Con vero piacere dopo gli ultimi tornanti si rivedono i casolari di Les Fonts, ma la bella escursione ben ci ripaga dalla fatica sofferta.

NOTE TECNICHE PER LA SALITA

Altezza Massima raggiungibile: 3293 m

Tempo di salita: 4-4,30 circa

Tempo Totale (AR): 6,45

Dislivello: 1258 m

Difficoltà: EE

Materiale occorrente: Da Escursionismo (utili i bastoncini telescopici)

Accesso in auto: Torino, Oulx, Monginevro, Briançon, Strada per il Col D’Izoard, Cervières, bivio a sinistra per Les Fonts

Località di partenza: Les Fonts 2035 m

Località di arrivo: Idem

ascova

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