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LibrArte | 24 febbraio 2024, 17:30

LIBRARTE: "I superbi" di Corrado Occhipinti Confalonieri

A cura di Storie di Libri di Manuela Moschin del blog www.librarte.eu e del gruppo Facebook Storie di Libri di Pasquale Cavalera https://www.facebook.com/groups/storiedilibriCOM/

LIBRARTE: "I superbi" di Corrado Occhipinti Confalonieri

romanzi storici dello scrittore saggista Corrado Occhipinti Confalonieri trattano un ventaglio culturale ampissimo, che spazia tra storia, letteratura, arte e spiritualità. È un onore non da poco accostarsi alle pagine di quest’ultima opera intitolata "I superbi: Una donna fra amori e vendette" per una serie di motivi essenziali, tra cui uno fra tutti riguarda il legame di parentela che lega lo scrittore ai protagonisti dei suoi racconti, poiché Corrado è il diretto discendente di san Corrado Confalonieri, da cui deriva il suo nome. La storia del santo, divenuto patrono di Noto in Sicilia, venne raccontata dall’autore nel suo primo romanzo "La moglie del santo" ed è stato più volte citato in quest’ultimo, visto l’esistenza di rilevanti connessioni familiari tra i diversi personaggi. Alla base della narrazione si coglie la presenza di studi e ricerche approfonditi che Corrado sviluppa con maestria interpretandone le scene e i dialoghi, seguendo il suo albero genealogico.

Il mio entusiasmo per questa lettura è notevole, in quanto mi ha offerto l’opportunità di entrare in contatto diretto con il passato, esplorando un mondo tanto lontano, quanto vicino, grazie all’esperienza dell’autore nel saper raccontare vicende storiche realmente accadute. Il libro è ambientato a Piacenza nel 1545, quando il duca Pier Luigi Farnese, figlio di Alessandro, eletto papa Paolo III, accecato dal potere provoca un clima di scontento. In questa spiacevole condizione interviene il discendente di san Corrado, il conte Gianluigi Confalonieri, da cui si dipana tutto il racconto, che vede tra i protagonisti la moglie Elisabetta, una figura centrale, come lo fu anche la figlia Ortensia. Ma per quanto riguarda la trama, vi consiglio di leggere la sinossi.

C’è un filo conduttore che accomuna i due romanzi di Corrado. Lo si percepisce in modo intuitivo per la capacità di infondere uno spirito di speranza anche nelle situazioni propriamente tragiche. Il libro inoltre è arricchito da una serie di disegni esemplificativi utili per il lettore. Naturalmente di mio particolare interesse sono stati i passaggi dedicati all’arte, dove Corrado ci parla della celebre opera di Ambrogio Lorenzetti sul Buon Governo oppure quando descrive il dipinto di Tiziano Vecellio relativo al ritratto di “Paolo III con i nipoti Alessandro e Ottavio Farnese” del 1546, conservato nel Museo Capodimonte di Napoli.

Per quanto riguarda la letteratura invece viene citato un testo basilare, consultato spesso nel periodo rinascimentale. Si tratta degli "Asolani" del cardinale, poeta veneziano Pietro Bembo, che scrisse un dialogo sull’amore in chiave neoplatonica, da cui il pittore Tiziano ne trasse ispirazione per creare alcune sue opere. È il caso del dipinto “Le tre età dell’uomo” del 1512, basato su una lettura moraleggiante, che pone una particolare enfasi sull’importanza dell’amore spirituale. Il libro di Corrado rappresenta dunque un concentrato di sapere e di belle descrizioni, che rendono interessante e piacevole la narrazione che invito tutti a leggere.

A cura di Manuela Moschin curatrice della pagina Facebook e Blog www.librarte.eu

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