Mentre al Parlamento europeo si svolge un dibattito sul presente e sul futuro della Politica Agricola Comune (PAC), i lavoratori del settore portano i loro trattori e le loro richieste davanti all'emiciclo.
Aumento dei costi di produzione, sfide climatiche, prezzi al dettaglio elevati e burocrazia sono solo alcuni degli interrogativi sollevati. Nonostante l'agricoltura riceva ingenti finanziamenti dal bilancio comunitario, molte questioni restano aperte.
Il presidente della Commissione Europea, Von der Leyen, propone "maggiori incentivi" e l'Unione Europea opta per una via di dialogo. La protesta degli agricoltori arriva a Strasburgo, dove una trentina di trattori e circa un centinaio di agricoltori bloccano la strada che porta alla sede dell'Assemblea. Nonostante la presenza della polizia in tenuta antisommossa e delle barriere mobili, la protesta si svolge pacificamente, evidenziando le difficoltà del settore agricolo. Parlando con gli agricoltori provenienti dall'Alsazia, emerge il disagio di un settore essenziale ma in forte sofferenza.
Le richieste spaziano dall'equità nella politica agricola europea alla riduzione della burocrazia. Alcuni esprimono dubbi sul Green Deal e la lotta al cambiamento climatico, mentre altri criticano i propri governi.
Durante il dibattito al Parlamento europeo, le istituzioni dell'UE riconoscono le angosce e le preoccupazioni dei produttori primari. Ursula von der Leyen sottolinea l'importanza del settore agricolo e propone incentivi per perseguire obiettivi ambientali e climatici.
Tuttavia, resta aperto il nodo del Green Deal, con la Commissione che si interroga sulla necessità di convincere gli agricoltori che le misure ambientali convengono anche per loro.Charles Michel, presidente del Consiglio europeo, ribadisce l'importanza del rispetto per gli agricoltori e sottolinea la necessità di garantire loro un reddito dignitoso, ridurre la burocrazia e stabilire regole del gioco equilibrate.