In arrivo il passaggio all'ora solare a partire dalla notte di sabato, un evento che avrà un impatto significativo sulla bolletta energetica degli italiani. A livello europeo, i 27 paesi membri hanno goduto del diritto di scelta in merito all'adozione dell'ora legale o solare, e l'Italia ha optato per il mantenimento dell'alternanza tra le due. Questa decisione è stata condivisa anche dalla Spagna, mentre altri paesi europei hanno fatto scelte diverse.
Il cambio avverrà nella notte tra sabato 29 e domenica 30 ottobre, quando alle tre del mattino le lancette dell'orologio dovranno essere spostate all'indietro di un'ora, riportando così l'orario all'ora solare. La proposta di rendere permanente l'ora legale è oggetto di dibattito. I sostenitori di questa idea argomentano che sfruttando un'ora di luce in più si può risparmiare energia, il che si tradurrebbe in bollette meno onerose.
Altroconsumo, l'associazione dei consumatori, ha rivelato che nei sette mesi in cui l'ora legale è stata in vigore, sono stati risparmiati oltre 190 milioni di euro. Questo risparmio è stato principalmente dovuto a un calo del consumo di energia elettrica di circa 420 milioni di chilowattora, equivalente al fabbisogno annuo di circa 150.000 famiglie. Nel periodo dal 2004 al 2021, l'ora legale ha contribuito a un risparmio complessivo di circa 10,5 miliardi di kilowattora, il che si traduce in un risparmio economico di oltre 1,8 miliardi di euro per i cittadini.
Un altro aspetto da considerare è l'impatto ambientale. Secondo Altroconsumo, l'ora legale dovrebbe contribuire a una riduzione di circa 200.000 tonnellate di emissioni di anidride carbonica in atmosfera, grazie al minore consumo di energia.
La domanda che sorge spontanea è se convenga adottare l'ora legale tutto l'anno. Secondo Altroconsumo, la risposta a questa domanda dovrebbe essere fornita dal gestore della rete elettrica, Terna, dopo un'attenta valutazione del possibile risparmio energetico nelle stagioni in cui le giornate sono più corte.
Inoltre, un'indagine condotta dal Centro Studi di Conflavoro Pmi ha stimato che il mantenimento dell'ora legale potrebbe portare a un risparmio fino a 2,7 miliardi di euro nel 2023 sui consumi di elettricità. Questa cifra è basata sul fabbisogno energetico certificato fino al 2021 e sui dati relativi ai consumi nel 2022. L'uso dell'ora legale potrebbe contribuire a una riduzione dei consumi e dei costi energetici, grazie a un ritardo nell'uso della luce artificiale in alcune fasce orarie lavorative.
L'ora solare rimarrà in vigore fino all'ultimo weekend di marzo: il 31 marzo 2024 dormiremo un'ora in meno ma potremo contare su un'ora in più di luce ogni giorno. Ricordatevi quindi che, nella notte tra il 28 e il 29 ottobre cambierà l'ora e che, la mattina successiva, dovrete cambiarla manualmente negli orologi non collegati alla rete.